L’ATALANTA BATTE IL GENOA E SALE AL SESTO POSTO: L’ANALISI DEL MATCH
L'analisi tattica di Atalanta-Genoa, match valido per la nona giornata di Serie A terminato 2-0 grazie alle reti di Lookman ed Ederson
Il primo posticipo della domenica della nona giornata di Serie A ha messo di fronte l’Atalanta di Gasperini e il Genoa di Gilardino. La dea, grazie ai gol di Lookman ed Ederson e al miracolo di Carnesecchi sul finale, è riuscita a ritrovare i tre punti dopo la sconfitta contro la Lazio prima della sosta. Un risultato che premia ancora una volta la solidità difensiva dei bergamaschi al Gewiss Stadium. Per il Genoa una buona prestazione non è bastata ad evitare la sconfitta.
Atalanta offensiva ed efficace
La squadra di Gasperini è scesa in campo sin da subito con l’intenzione di fare la partita. Il primo tempo però, non regala grandi emozioni. La dea sviluppa il suo gioco soprattutto a sinistra, sull’asse Ruggeri–Lookman, con il nigeriano sempre alla ricerca di Scamacca. Il centravanti azzurro in qualche occasione riesce anche a trovare la porta, ma è marcato costantemente da Bani che lo costringe a lavorare spalle alla porta. De Ketelaere, il terzo anello nel tridente, si trova in grande difficoltà contro Vasquez, e non a caso Gasperini fa presto a sostituirlo all’alba del secondo tempo. Nella ripresa la dea alza di gran lunga la pressione, mettendo in seria difficoltà il Genoa. Lookman trova la porta in qualche occasione, senza però segnare. Al 68′ il nigeriano, servito da Scamacca, dopo essere scivolato e aver perso l’occasione di tirare, da terra riesce a confezionare un gran gol. Dapprima la rete viene annullata per un presunto tocco di mano dell’attaccante nerazzurro, ma successivamente il VAR richiama Marinelli che convalida il gol. Dopo il vantaggio la dea si limita a gestire la partita, difendendosi molto bene ed affidandosi anche a un attento Carnesecchi che compie un miracolo su Puscas. Sul finale Ederson chiude i conti trasformando un contropiede. Dopo la sconfitta contro la Lazio è arrivata un’ottima risposta da parte degli uomini di Gasperini. Oltre all’ennesimo clean sheet casalingo, è da sottolineare l’abilità nel gestire il match e l’ottimo approccio alla gara. Con questa vittoria l’Atalanta si piazza al sesto posto a quota 16 punti, a meno uno dal Napoli.
Genoa, pesa l’assenza di Retegui
Una buona prestazione non basta agli uomini di Gilardino ad evitare la sconfitta. Il grifone inizia guardingo la sua partita, attendendo l’Atalanta e facendosi vedere in qualche occasione dalle parti di Carnesecchi. L’ex del match Malinovskyi gioca un’ottima partita, sacrificandosi tantissimo anche in fase difensiva, con molti recuperi decisivi. In attacco però, si fa sentire e non poco l’assenza di Retegui. Gudmunsson si muove molto bene, ma non incide, ed Ekuban non riesce a dare la profondità che garantiva il centravanti azzurro. Difensivamente la squadra di Gilardino regge i tentativi dei bergamaschi. Dragusin è attento in molte circostanze, Bani tiene a bada Scamacca e Vasquez cancella De Ketelaere. Nel secondo tempo, però, la dea aumenta l’intensità e gli ospiti vanno sempre più in difficoltà ad uscire palla al piede. Dopo il vantaggio di Lookman, il Genoa alza il baricentro cercando il gol del pari. L’Atalanta si difende molto bene, ma in una delle poche sviste bergamasche il neo entrato Puscas è pronto a capitalizzare in rete. L’attaccante non ha però fatto i conti con una super parata di Carnesecchi che gli nega il pareggio. Il Genoa sul finale, durante uno degli ultimi arrembaggi, perde palla e concede il contropiede che porta al gol del definitivo 2-0 di Ederson. Per gli uomini di Gilardino una sconfitta amara, arrivata in un campo molto difficile e con un’assenza davvero pesante. Per il tecnico biellese rimane una buona prestazione nel complesso, con ottimi segnali da alcuni giocatori. Da segnalare anche l’esordio del 2006 Fini. Dopo il k.o del Gewiss Stadium, il Genoa rimane a 8 punti in campionato al quindicesimo posto.