Serie A

Serie A, l’analisi tattica di Fiorentina-Juventus

L’analisi tattica del match Fiorentina-Juventus, in cui Allegri trionfa con poco grazie ad una grande difesa ed uno Szczesny monumentale. Per la Fiorentina invece tanti rimpianti, ma andiamo ad analizzare il tutto nel dettaglio.

La Juventus vince al Franchi. Per i bianconeri fondamentale il gol di Miretti al 10imo minuto ed un grandissimo lavoro da parte di difesa e porta, che neutralizzano ogni tentativo dell’armata di Vincenzo Italiano, che totalizza invece la terza sconfitta consecutiva. La Juventus si trova ora a -2 dall’Inter

Madama ritrova il successo al Franchi, in campionato, dopo ben 5 anni. L’ultimo successo della Vecchia Signora nella Roccaforte viola risale infatti all’1 Dicembre 2018, quando Bentancur, Chiellini e poi CR7 su calcio di rigore portarono alla vittoria la Juventus in un secco 3 a 0.

Prima dell’inizio dell’analisi, la redazione di ZeroaZero ci tiene ad unirsi al dolore ed al cordoglio di tutte le vittime colpite dall’alluvione in Toscana. La Lega Serie A ha deciso di fare un minuto di silenzio in questo weekend.

Fiorentina: tanti rimpianti ed occasioni mancate

Ph: Ansa

La Fiorentina gioca la partita a muso aperto, senza mai sprecarsi. Propone, cerca di rendersi pericolosa, ma non riesce a colpire nel segno.

Le uniche note negative sono i due attaccanti centrali: Beltràn e Nzola. Entrambi vengono completamente ingabbiati da Bremer, che svolge un lavoro magistrale nella marcatura prima sul primo e poi sul secondo. Nzola riuscirebbe anche ad anticipare la difesa in alcuni momenti, ma venendo comunque murato dagli uomini bianconeri.

Per il resto buona prestazione da parte di tutti, centrocampo soprattutto. Arthur in cabina di regia riesce a far girare bene la squadra, mentre Mandragora non perde mai il ritmo. Gonzalez la davanti è pericoloso e impegna Szczesny più volte, ma il polacco è inscalfibile e neutralizza ogni suo tentativo. Kouamè invece prova a mettere in difficoltà Gatti ed impensierire la porta bianconera, ma il pressing del difensore bianconero non gli permette di esprimersi completamente.

Tanto rammarico per la squadra di Italiano, che nonostante una buona prova torna a casa con un pugno di mosche.

Juventus: fondamentali Miretti e la propria Linea Maginot

Ph: Ansa

Alla Vecchia Signora basta poco per portare a casa i 3 punti.

Miretti mette subito in chiaro le cose portando in vantaggio i suoi, mentre McKennie offre un apporto fondamentale alla difesa per contrastare gli attacchi avversari.

Monumentale è, però, la vera e propria “Linea Maginot” messa dalla squadra di Allegri. A partire da Szczesny, fino ad arrivare a Bremer e Rugani.

Dalle parti del polacco non si passa, Wojciech è inscalfibile e si rivela decisivo in più occasioni, soprattutto sul tiro da fuori di Nico Gonzalez e la punizione di Biraghi nel primo tempo.

L’immagine della parata di Szczesny sulla punizione di Biraghi.
Ph: Twitter Lega Serie A

Bremer annulla tutti, decisamente il migliore dei suoi oltre a Miretti. Il brasiliano in difesa non compie una singola sbavatura, compiendo una vera e propria prestazione da leader delle retrovie. Tutti i duelli aerei che arrivano dalle sue parti sono suoi, per tutti gli avversari (Nzola e Beltràn soprattutto) non ci sono chance di sormontare l’ex difensore granata. Ottima prova anche da parte di Rugani e Gatti, che con il loro pressing alto e la loro aggressività riescono letteralmente a stoppare Kouamè e Nico Gonzalez.

La Juventus andrebbe anche vicina al raddoppio nel recupero della ripresa con una zuccata di Locatelli verso la porta, ma Terracciano devia prontamente in angolo effettuando una delle uniche parate della sua partita.

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