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SERIE A FEMMINILE: L’ANALISI DELLA 6a GIORNATA (04/05-11-2023)

Dallo scontro scudetto a quelli salvezza, passando per la lotta Champions: tutti gli elementi che hanno deciso le 5 sfide

La 6a giornata della Serie A Femminile giunge anch’essa alla conclusione. Ora sono soltanto tre i turni che ci separano dal termine del girone di andata della Prima Fase. La classifica subisce lo scossone più importante grazie ad un weekend, come peraltro anticipato, ricco di scontri diretti. Delle 5 partite in programma infatti, non ce n’era una che fosse irrilevante. Via dunque all’analisi match per match.

La Roma è diventata grande e si invola verso il bis

Haavi esulta dopo il gol del 2-0. La norvegese è stata devastante. [Fonte foto: pagina Instagram Ufficiale AS Roma Women]

La sfida delle sfide del moderno calcio femminile italiano termina con un netto successo Giallorosso. Dopo gli scorsi scontri diretti in cui era comunque la Juve a dimostrare la superiorità, questa volta la Roma ha dato prova di essere veramente cresciuta. Soprattutto nel cinismo sottorete, punto debole delle scorse stagioni. L’attacco ha penalizzato i gravi errori individuali della difesa bianconera, tra cui quello di Grosso, che ha spalancato la strada al raddoppio di Haavi, e quello di Salvai che si fa sottrarre palla da Giacinti nell’azione del 3-0 di Viens.

Gli errori delle singole sono stati determinanti anche per lo sviluppo della manovra offensiva. Specialmente Beerensteyn, che seppur marcata, ha saputo ritagliarsi lo spazio per rendersi pericolosa. Al 39′ però, ha malamente divorato un pareggio che avrebbe cambiato la partita. Su questo Montemurro può poco, anche se finisce sotto osservazione la poca attenzione riservata ad una straripante Haavi. La norvegese ha giocato una partita sensazionale, e pure i cambi sono parsi un po’ tardivi.

Ad ogni modo, questa partita sancisce il definitivo passaggio di consegne tra le due compagini. Se prima, come scritto più volte, la Roma negli scontri diretti subiva un po’ di pressione, ora si è trasformata nella squadra da battere nella corsa allo scudetto. Non resta ora che vedere il cammino in Champions per capire la sua esatta dimensione, e di conseguenza il valore del nostro torneo. Piccola curiosità: è la prima vittoria romanista in casa della Juventus.

La lotta per la Champions nella 6a giornata della Serie A Femminile

Fiorentina-Milan 1-0

L’esultanza di Mijatović dopo aver deciso il match. [Fonte foto: pagina Instagram Ufficiale ACF Fiorentina Femminile]

Come raccontato in diretta, la Fiorentina supera il Milan grazie ad un guizzo di Mijatović nel recupero. Una partita a due facce, caratterizzata da un discreto primo tempo delle Rossonere, che ingabbiano il gioco delle Viola chiudendo gli spazi a Boquete e Catena. Nella ripresa però, le Gigliate alzano l’intensità, e per le ospiti sostanzialmente la partita finisce lì. Una rosa che non ha le qualità per cambiare passo si aggrappa alle parate di Laura Giuliani, che ha giusto il demerito di non essere riuscita a fermare la conclusione decisiva.

La difesa di Ganz, al solito, non è riuscita ad essere costante. Dopo un ottimo primo tempo, si è completamente sfaldata nella ripresa. Una squadra che non regge i 90 minuti non può essere considerata valida né per lo scudetto né per la Champions. L’attacco ha anche costruito alcune occasioni importanti, ma se al momento del tiro manca il coraggio, non si va da nessuna parte, e peraltro è una cosa da imputare pure all’attacco della Fiorentina. Infine, nemmeno il centrocampo è stato all’altezza della partita. Una stagione che può essere raddrizzata solo con massicci investimenti nel mercato invernale.

Poco da dire alle padroni di casa, che hanno giocato una buona partita nella ripresa dopo un primo tempo bloccato. Difetto principale l’attacco, sprecone nei momenti in cui serviva concretezza, e soprattutto senza prime punte convincenti. Decisamente deludenti le prestazioni di Hammarlund e Lundin, mentre entra perfettamente Mijatović in partita.

Como-Inter 2-1

Il Como supera l’Inter 2-1. Lo scontro di domenica con la Juventus può valere un sogno. [Fonte foto: Fabrizio Cusa per Pagina Instagram Ufficiale Como Women]

Il Como supera l’Inter e a questo punto pare lecito chiedersi se la squadra può lottare per la Champions League. Osservando il valore della rosa delle prime tre classificate, la risposta è chiaramente no, ma le Lariane hanno dalla loro parte il carattere, e la voglia di migliorarsi giorno dopo giorno. Assieme ad una discreta innegabile qualità, e un progetto serio alle spalle grazie al lavoro del DS Kreci, il Como Women sta salvando un campionato dai pochi spunti.

Contro l’Inter decidono Picchi, che dalla trequarti insacca un morbido pallonetto all’8′ su grave errore della difesa Nerazzurra. Il 2-1 è ad opera dell’ottima Sevenius, peraltro nel derby visto che lei è in prestito dal Milan. In mezzo, pareggio di Bonfantini su rigore (generoso), che centra anche un palo. Tra le poche a salvarsi in una squadra spenta. Per il salto di qualità a questo punto, potrebbe prendersi in considerazione il cambio di guida tecnica, oltre che ad un profondo rinnovamento della rosa.

Gli scontri salvezza: guizzo Samp, squillo Sassuolo

Pomigliano-Sampdoria 0-1

Un’azione del primo tempo. [Fonte foto: pagina Instagram Ufficiale Pomigliano Women]

A Torre del Greco è un rigore – dubbio, volendo essere equilibrati nel giudizio – dell’ex Tatiely Sena a dare i tre punti (meritati comunque) alla Sampdoria. Le Doriane giocano una partita all’attacco e hanno le occasioni più importanti, ma faticano a trovare la via del gol, grazie alle parate di Buhigas e ad alcune imprecisioni.

Il Pomigliano esiste con un contropiede di Nambi all’11’, poi per svegliarsi occorre l’espulsione per doppia ammonizione di una nervosa e ingenua Apicella. In 10 la squadra di casa gioca meglio e con coraggio, ma come detto capitola per un generoso penalty. Nel recupero Martínez vede infrangersi sulla traversa la palla del pareggio.

Le Campane possono lamentarsi dell’arbitrato in generale, ma va detto che comunque la squadra ha combinato poco. Ottima la verve delle esterne a cui manca una punta di riferimento, mentre il centrocampo è tenuto in piedi da Ippólito, che perde di efficacia passando da fantasista a recuperatrice di palloni. Difesa sempre in difficoltà, mentre Buhigas ad oggi è una certezza. Per le Blucerchiate, giusto un pizzico di malizia sottorete, ma 6 punti sono grasso che cola, specie per le note vicende.

Napoli-Sassuolo 0-1

Il Sassuolo trova la prima vittoria in questa Serie A. [Fonte foto: pagina Instagram Ufficiale US Sassuolo Calcio]

La sfida salvezza vede un meritato successo Neroverde in un incontro in cui la paura di segnare rende deboli i tiri di entrambi i reparti d’attacco. Sia Kullashi sia Banušić hanno stranamente pietà dell’avversaria nel punire gli errori difensivi. A decidere dunque, un guizzo di Sciabica, che si conferma talento dal prospetto interessante. Una traversa di Santoro suggella il successo del Sassuolo. Cinismo dell’attacco a parte, la squadra emiliana ritrova il gioco di buona levatura, e questa non può che essere la miglior notizia di giornata. Clamorosamente inconsistente il Napoli, come peraltro tutto l’arco della stagione.

L’arbitraggio della 6a giornata di questa Serie A Femminile

La 6a giornata della Serie A Femminile riserva alcune polemiche arbitrali. Nelle gare del sabato, il Pomigliano lamenta il dubbio calcio di rigore assegnato alla Sampdoria. La spinta di Harvey a Bragonzi è molto lieve e l’attaccante non fa nulla per restare in piedi. In generale, l’arbitro ha gestito male i fischi. Corretti invece ambedue i gialli che portano all’espulsione di Apicella. A Firenze, l’arbitro si perde un rosso ad Eržen (fallo netto su Vigilucci al limite dell’area, da ultimo difensore), e poi non concede un rigore alla Fiorentina per un recupero irruento di Swaby su Mijatović. Rigore non netto, ma che si poteva concedere.

Domenica invece, l’arbitro Mirabella grazia Garbino del secondo giallo, e fa quasi lo stesso con Aigbogun per una strattonata a Cantore davanti all’area di rigore. In compenso, fa bene a sorvolare su una caduta di Girelli al 78′ su lievissima trattenuta di Minami. In Como-Inter, troppo generoso il penalty concesso per leggero fallo di Cecotti su Bonfantini. Pare invece regolare la rete annullata alla stessa Bonfantini al 67′ per fuorigioco.

L’affaire Pomigliano scuote la 6a giornata della Serie A Femminile

Sono diverse le squadre dunque che possono lamentarsi dell’arbitraggio. L’unica che però decide la misura drastica è il Pomigliano, che affidando un comunicato a SportMediaset (e neanche tramite i propri canali), annuncia il ritiro dal campionato con effetto immediato. Se una decisione del genere fosse stata presa dopo Pomigliano-Parma dello scorso campionato – dopo un periodo in cui alle Campane fu effettivamente riservato un trattamento molto poco generoso – avrebbe avuto anche un certo senso, invece questa uscita è del tutto fuori luogo. Se poi peraltro, come riporta Lfootball, lo stesso comunicato presenta “vizi formali”, e quindi dovrebbe essere rigettato dalla Federazione, vuol dire che la situazione è davvero grottesca.

Nel mentre, staff tecnico e giocatrici di Prima Squadra e (verosimilmente) Primavera, stanno vivendo una situazione di estrema incertezza. Speravamo di non vedere più casi del genere dopo la questione Sampdoria, ma le nostre aspettative sono state disattese. Se la FIGC ha comunque delle responsabilità (e il passato non del tutto pulito dell’arbitro dell’ultimo incontro ne è un chiaro esempio), la società del Pomigliano non può di certo provare a cavarsela così dopo aver assemblato una rosa con evidenti lacune.

Dopo le questioni degli esoneri delle passate stagioni, la guida tecnica costruita per quest’anno è più che valida (come analizzato sopra), e in qualche modo la squadra è ancora in piena corsa per la salvezza. Sperando che la situazione si risolva alla svelta per evitare di falsare il campionato, attualmente il Pomigliano si chiama fuori dal torneo.

Classifica

Roma 18, Juventus 15, Fiorentina e Como 13, Inter 10, Milan 7, Sampdoria 6, Sassuolo 4, Pomigliano 1, Napoli 0.

Sebastiano Moretta

Appassionato di calcio femminile, F1 e ciclismo. Amante della storia dello sport, specialmente quella del calcio femminile.

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