SERIE A FEMMINILE: L’ANALISI DELLA 4a GIORNATA (14/15-10-2023)
L'analisi di un turno che ci regala una grande sorpresa in classifica
La 4a giornata di Serie A Femminile giunge alla sua conclusione, dopo averci consegnato due big match e un risultato a sorpresa. Ecco l’analisi delle 5 sfide di un weekend che può fungere da spartiacque.
I big match: ennesimo successo Giallorosso, primi tre punti per la Samp
La Roma non ha particolari difficoltà a sconfiggere l’Inter, con un 2-0 che lascia poco spazio a commenti. La bellissima rete di Greggi e il cinismo di Giacinti permettono alle Giallorosse di rimanere al comando della classifica. Per le Nerazzurre di Guarino anche una prova discreta, la squadra ha avuto anche coraggio nel proporsi, ma è completamente mancato il peso delle prime punte. Polli è indisponibile, mentre Cambiaghi non ha avuto la giornata dei sogni.
L’ex Sassuolo e Parma cestina un contropiede al 3′, avendo ben due compagne a cui passare il pallone, poi manca la sua presenza a centroarea. E soprattutto, la sua sostituzione arriva troppo tardiva, considerando anche quanto entri bene Ajara Njoya. Se poi si vuole considerare la rosa dell’Inter “competitiva per la Champions“, non si possono commettere certi errori. Non si può nemmeno soprassedere sui mancati inserimenti delle centrocampiste.
A Cercola, come raccontato live, la Sampdoria porta a casa i primi tre punti della stagione, al termine di una partita ben giocata e approcciata. Di fatto le Doriane hanno rischiato solo tra il 71′ e il 75′, ma Tampieri ha neutralizzato Corelli, ampiamente la migliore in campo.
E se la migliore in campo del Napoli è una giocatrice che ha mostrato tanto carattere, ma commesso anche una marea di errori tecnici, la situazione è piuttosto complicata. Poco carattere, zero idee di gioco, e soprattutto tanta fatica ad entrare nei 16 metri decisivi delle avversarie. Mango motiva e tiene sul pezzo le sue, che lo seguono pedissequamente. Il 2-0 è una diretta conseguenza. Considerando la situazione Blucerchiata, la vittoria è quasi commovente.
Milan: ecco perché la squadra non è da scudetto
Il Milan si rende suo malgrado protagonista di uno dei risultati più sorprendenti della 4a giornata dell’edizione 2023-24 della Serie A Femminile. Lo 0-0 del Trabattoni con il Como evidenzia tutti i limiti della formazione Rossonera. In primis il gioco, vista la fatica negli inserimenti in area, e la poca intensità mostrata. Poi la rosa, che nonostante aver tesserato calciatrici discretamente forti, non si è rinforzata.
Stašková non ha ancora i 90 minuti nelle gambe, e sin qui il suo meglio l’ha sempre dato subentrando nel secondo tempo (e le stagioni alla Juventus lo evidenziano). Quando parte titolare, cala dopo un’ora, ma Ganz non dispone di altri riferimenti offensivi, o quantomeno di prime punte di ruolo. Le altre arrivate – tra cui Laurent che è l’unica che stia effettivamente ben figurando – sono giocatrici che hanno raggiunto un livello tale da non poter più crescere (calcisticamente parlando), e tra l’altro devono ancora inserirsi nell’ambiente.
Bruzzano mette in campo un Como pratico, che ha un’impostazione ben definita e che tiene ottimamente il campo. Quando il ritmo si alza, la squadra rischia, ma se il ritmo resta basso, esce la discreta qualità della rosa Lariana. Se questo 0-0 sarà la base per tentare l’assalto alla Poule Scudetto, lo scopriremo solo sul lungo termine. Intanto il Como si gode 7 punti molto meritati.
Le altre partite della 4a giornata di Serie A Femminile
La Fiorentina vince 4-1 sul campo del Pomigliano nonostante Boquete fallisca un rigore al 5′. È l’unica macchia sulla partita della spagnola, autrice dell’ennesima grande prestazione. Ottima anche Catena, che sblocca l’incontro e serve il 4-0 ad Hammarlund con un preciso colpo di tacco. In mezzo, le reti di Boquete e Longo.
Poco da dire sulla Viola, che però concede qualche azione di troppo all’attacco campano. Il tridente offensivo di Contreras si muove molto bene, complice il supporto di Ippólito, ma manca completamente di concretezza. Sono ben 4 le reti divorate dalle Campane, che c’entrano pure una traversa con Caiazzo. La partita in cui il Pomigliano ha avuto probabilmente più occasioni che nelle precedenti tre partite messe insieme, è anche l’incontro con il maggior numero di errori. Vano il penalty della gloria di Ippólito al 91′.
A Biella invece, 4-0 netto della Juventus sul Sassuolo, in uno stadio nuovamente tutto esaurito. Se i posti sono comunque pochini (1500 appena), va comunque considerato che Biella dista circa 80 chilometri da Torino. Almeno allo stadio, comportamento encomiabile del pubblico bianconero.
E la squadra risponde con una vittoria ricca nel punteggio e convincente dal punto di vista del gioco, con un piccolo calo nella ripresa. Ad ogni modo però, Peyraud-Magnin respinge i pochi pericoli. Torna la Beerensteyn dei tempi migliori, Girelli riconferma il suo ruolo, e Garbino segna dopo un rinvio di Durand contro la sua faccia.
Le Neroverdi chiudono in 10 per l’espulsione diretta di Santoro, ma è stata veramente una prestazione inconsistente. Se è vero che era ai limiti dell’impossibile replicare il doppio pareggio dello scorso anno, è altrettanto assodato che di carattere se n’è visto poco.
Classifica
Roma e Juventus 12, Fiorentina 10, Inter e Como 7, Milan 4, Sampdoria 3, Sassuolo e Pomigliano 1, Napoli 0.