SERIE A, ROMA- FIORENTINA : L’ANALISI DEL MATCH
L' analisi del match tra la Roma di Mourinho e la Fiorentina di Italiano
Analizziamo la gara tra Roma e Fiorentina soffermandoci sulle scelte tattiche e tecniche.
Allo stadio “Olimpico” va in scena una sfida importante per l’Europa. Roma e Fiorentina si “scontrano” in una gara importante per le sorti del campionato. I giallorossi si sono ripresi dopo un inizio difficile e i viola vivono, invece, una stagione altalenante. Tra episodi e tanto agonismo la gara termina sul risultato di 1 a 1.
UNA FIORENTINA POCO INCISIVA MA CON UN BUON POSSESSO PALLA.
Analizziamo la gara dei viola.
Già dai primi minuti è chiaro l’andamento del match.Una Fiorentina che prova a costruire gioco ma che è poco incisiva e trova pochi spazi, scontrandosi con una Roma ben messa in campo e pronta a partire in contropiede. Alla prima vera occasione dei giallorossi, la difesa viola si fa trovare impreparata e, al quinto minuto del primo tempo, Dybala con un ottimo cross trova libero Lukaku che a pochi passi dalla porta avversaria non sbaglia e porta già il risultato della gara sul 1 a 0. La viola da qui in poi palesa grandi difficoltà e sbaglia con maggior frequenza, infatti, già al 14 esimo minuto del primo tempo, rischia di subire l’ennesimo goal. Dybala, solo a centro area, con il sinistro non inquadra lo specchio della porta e il suo tentativo esce di poco a lato di Terracciano.La Fiorentina però reagisce e con una magia del solito Bonaventura costruisce una clamorosa occasione con Nzola solo davanti al estremo difensore giallorosso. Ma questa clamorosa occasione è neutralizzata però prontamente da Rui Patricio che salva i giallorossi con un ottimo intervento. E durante gli ultimi minuti della prima frazione di gara è per l’ennesima volta Jack Bonaventura ad avere una clamorosa occasione. Dopo un errore di Mancini il fantasista viola non ne approfitta e il suo tentativo è debole e facile per Rui Patricio.
UNA ROMA CHE PARTE BENE MA CHE CALA NEL SECONDO TEMPO.
Analizziamo il match dei giallorossi.
La squadra di Mourinho prova ad incidere in varie occasioni del match provando ad ottenere il doppio vantaggio; ma al 24 esimo del primo tempo deve far fronte all’ennesimo infortunio di Dybala che è costretto a lasciare il campo. Verrà sostituito da Azmoun protagonista comunque di una buona prestazione anche dal punto di vista agonistico. Ma al 61 esimo del secondo tempo un altro episodio cambia la partita. Azmoun non è in grado di continuare il match e Mourinho è costretto all’ennesimo cambio forzato, fuori il giocatore iraniano dentro El Shaarawy. Il match subisce un cambio di rotta,la Fiorentina spinge forte e al 63 esimo del primo tempo colpisce la traversa con Bonaventura. Ma l’ennesimo episodio condanna i giallorossi. Zalewsky, con un intervento in ritardo su Kayode, riceve il doppio cartellino giallo e lascia la Roma in 10! Così la Fiorentina al 66 esimo del secondo tempo trova il meritato goal del pareggio con Martinez Quarta!In una gara fisica e caratterizzata da molti contrasti l’ultimo episodio costringe i giallorossi a terminare la gara in 9. Lukaku con un brutto intervento atterra Kouame e riceve il rosso diretto terminando così la sua gara.
LE NOSTRE CONCLUSIONI.
Nella gara appena conclusa allo stadio Olimpico di Roma abbiamo avuto modo di vedere due squadre giocarsi un match già importante per un posto nel Europa che conta.Una gara fisica condizionata da molti episodi. La Roma con il 3-5-2 ha provato a disputare un match inizialmente attento in difesa e preciso in attacco e nei primissimi minuti del primo tempo ci era riuscita concedendo poco e finalizzando in quasi ogni occasione.La Fiorentina invece con il 4-2-3-1 si conferma capace di costruire un buon gioco e con il possesso palla ha saputo costruire varie occasioni crescendo soprattutto nel secondo tempo.I viola dopo le difficoltà dei primi minuti di gara crescono nel secondo tempo e non solo trovano il goal del pareggio ma in varie occasioni costruiscono le azioni che avrebbero potuto portare la squadra di Italiano a vincere il match.In un finale tesissimo dove è successo di tutto il rammarico più grande pare della squadra viola che non è riuscita a sfruttare la doppia superiorità numerica.
