Calcio FemminileChampions League

UEFA WOMEN’S CHAMPIONS LEAGUE: LE PILLOLE DELLA 6a GIORNATA (30/31-01-2024)

Grazie Champions League per le emozioni e le riflessioni che ci obblighi a fare: ecco le ultime della fase a gironi

La UEFA Women’s Champions League giunge alla conclusione della fase a gironi per l’edizione 2023-24, terminata con la 6a giornata. Ad una settimana dal sorteggio di Quarti e Semifinali, e soprattutto della scoperta del nome della nuova competizione che affiancherà la Champions, vediamo cosa ci lascia questo ultimo turno, a parte l’amarezza per l’eliminazione della Roma.

1. La Roma esce con una sconfitta

La Johan Cruijff Arena era l’ultima chance per le Giallorosse di agguantare il passaggio del turno. La serata, terminata con un 2-1 che lascia poco spazio a commenti, sancisce la qualificazione ai Quarti dell‘Ajax all’esordio nella competizione. Purtroppo la squadra di Spugna può prendersela solo con se stessa, avendo rianimato il PSG a Parigi, e soprattutto non essendo riuscita a costruire nulla nella ripresa contro le Lancieri.

L’Ajax sfrutta una generazione molto “portoghese”, con poca fisicità, ma tante giovani ricche in talento e creatività (quest’ultima molto assente nella Roma, anche perché Haavi non può prendersi ogni volta questa responsabilità da sola), e ottiene una storica qualificazione. L’unica olandese a qualificarsi ai Quarti, in tutto questo tempo, è stato il Saestum Zeist nel 2006-07, nell’allora Women’s Cup.

E il succo del discorso, a questo punto, è che la Roma non è stata all’altezza delle aspettative. Soprattutto perché, a livello di gioco espresso, il gruppo era tutt’altro che ingiocabile, anzi, la squadra aveva la competitività per strappare il secondo posto, e infatti nelle prime due giornate l’aveva dimostrato perfettamente. Ed è poi inutile cercare paragoni con la qualificazione della Juventus 2 anni fa: se c’era il Servette, c’erano anche Chelsea (finalista l’anno prima) e il Wolfsburg, peraltro quest’ultima una delle due sole squadre ad aver battuto il Barcellona in quell’edizione.

2. Questo calcio femminile non è scontato

Stagione 2021-22: all’ultima giornata, con il Bayern Monaco già qualificato, il Benfica perdeva 4-0. L’anno successivo, il risultato era solamente di 2-0, con una qualificazione comunque già sfumata la volta prima con la sconfitta per 6-2 con il Barcellona. Vuol dire che, fino all’anno scorso, la big aveva ancora un vantaggio sulle squadre a lei sotto.

Dal Mondiale però, complici gli infortuni delle calciatrici più forti, il calcio femminile si è fatto più equilibrato, grazie anche alla crescita delle squadre di media fascia. Benfica e – soprattutto – Slavia Praga, ne sono una dimostrazione lampante. Il Benfica aveva già dimostrato il suo valore in passato, ma ora con l’esperienza è cresciuto e ha raggiunto la qualificazione ai Quarti per la prima volta.

3. La 6a giornata della UEFA Women’s Champions League ci regala due pareggi clamorosi

E partiamo proprio dal 4-4 di Benfica-Barcellona. Una partita incredibile, che al 20′ sembrava già finita grazie a Graham Hansen e Guijarro. Poi le Blaugrana pensano di avercela fatta, e non avendo nemmeno la necessità di conquistare la qualificazione (già abbondantemente raggiunta), calano. Alidou ne approfitta pareggiando, poi al 3-2 di Graham Hansen, il match sembra davvero finito.

Invece, prima arriva il nuovo pareggio, firmato Jéssica Silva, poi portiere e Bronze pasticciano regalando il 4-3 alle Lusitane. Il Benfica è la prima squadra in tempi recenti a segnare quattro reti alle Blaugrana. L’ultima in Champions fu il Lione nella finale del 2018-19. Per ricollegarci al discorso di prima, ci concentriamo sull’assist di Nycole Raysla nell’azione del 3-3. La numero 9 si incarta al limite, intestardendosi nel dribbling.

Il Benfica è una squadra giovane, che deve ancora trovare cinismo. Finché gioca mette in difficoltà qualsiasi avversaria, se si ferma, subisce, e lo si vede perfettamente nell’azione del 4-4. Però è anche una squadra ricca di talento e creatività, che sono la base per sbrogliare le situazioni più intricate. Infatti, Raysla fa la cosa più intelligente: un colpo di tacco no-look che trova a memoria la compagna smarcata.

4. Slavia, ti rendi conto?

Soltanto tredici mesi fa, lo Slavia Praga pareggiava 0-0 a Wolfsburg senza aver mai oltrepassato la metà campo, con l’obiettivo di non prenderle. La squadra ceca adesso, è diventata in grado di strappare un pareggio al Lione. E non un semplice pareggio senza reti, o con un 1-1 dovuto alla grande resistenza. È un 2-2 completato con due rimonte quello delle Praghesi.

Avevamo già sottolineato in molte sedi quanto quest’anno, al di là dello 0-9 della gara di andata, quanto lo Slavia fosse cresciuto in questa fase. E stavolta lo dimostra, sempre utilizzando difesa e contropiede, ma in maniera diversa. 3-4-2-1 molto europeo, voglia di riscatto, e gli straordinari interventi di una Olivie Lukášová ormai regina di queste notti. Dovrebbe essere ora il caso, per i top club europei, di iniziare a far delle offerte.

E la mentalità si vede nelle due reti segnate. La prima al 9′, subito dopo il vantaggio di Majri, con Černá che punisce a dovere un errato piazzamento della difesa. L’altra al 91′, quando ormai il 2-1 al 74′ di Bécho sembrava ormai aver deciso l’incontro. Křivská entra in area e costringe Gilles all’autogol. Le Ceche trovano un pareggio clamoroso, dovuto anche all’aver giocato con la testa libera. Ma rispetto a solo 13 mesi fa, è un risultato che certifica la nascita di una nuova era in Europa per lo Slavia.

5. La statistica più importante della 6a giornata di UEFA Women’s Champions League

Rispetto alle ultime due edizioni dal ritorno della fase a gironi, e soprattutto rispetto ad un anno fa, c’è una statistica che conferma la crescita della UEFA Women’s Champions League. Si tratta del dato relativo ai punti delle ultime classificate. Per la prima volta infatti, tutte le ultime classificate hanno marcato punti. Rosengård, St. Pölten e Real Madrid ne hanno fatto segnare uno soltanto, la Roma chiude a quota 5. Lo scorso anno soltanto lo Slavia Praga aveva marcato punti (2), mentre nel 2021-22 avevano chiuso a 0 il Køge e il Breidablik.

6. I talenti dell’Eintracht Francoforte

Francoforte è un nome pesante in UEFA Women’s Champions League, seppur la 6a giornata ne certifichi il congedo dall’edizione 2023-24. In questo ultimo turno però, hanno esordito Ilayda e Dilana Açikgöz, sorelle nate il 2 giugno 2004, entrambe di origini turche e prodotto drl vivaio della squadra. È proprio Ilayda Açikgöz ad aprire le danze al 19′, ricevendo un tocco di prima da Martinez, e poi segnando con un delizioso tiro-cross che beffa Mukasa. Un messaggio anche alle squadre di 2. Liga: occhio a questa coppia, potrebbe far parlare ancora tanto di sé.

7. Häcken: Svezia ai Quarti

La Svezia torna a disputare i Quarti di Finale dopo il 2021, quando il Rosengård fu eliminato dal Bayern Monaco. Stavolta è il BK Häcken di Göteborg a qualificarsi, altro dato che sottolinea la crescita delle squadre medie. E pensare che quando le Giallonere disputarono l’edizione 2021-22, forse avevano anche una squadra più forte di questa, specialmente in attacco, dove spiccavano Stina Blackstenius (dal 2022 all’Arsenal) e Rytting Kaneryd, passata più al Chelsea.

Ed era una squadra che schierava Kollmats, Mijatović e Karlenäs tra le altre, calciatrici che hanno militato – e due di esse militano tutt’ora – nel campionato italiano. Impossibile citare Mille Gejl Jensen, passata al North Carolina Courage (con cui ha segnato la prima rete della NWSL 2023) e recentemente al Montpéllier in Francia.

Ma la differenza tante volte non la fa la forza, bensì l’equilibrio, e l’Häcken di quest’anno è più equilibrato che mai. Con un mix di esperienza e giovani in rampa di lancio, le svedesi hanno battuto per due volte (!) il Real Madrid, e fermato sul pareggio il Chelsea. Nelle uscite di questo 2024, è mancato solo il cinismo, ma sono anche le prime partite ufficiali della squadra. Insomma, ai Quarti non saranno certamente facili da affrontare.

8. Il riepilogo della UEFA Women’s Champions League dopo la 6a giornata

Qualificate come prime: Barcellona, Lione, PSG e Chelsea

Qualificate come seconde: Benfica, Brann, Ajax e Häcken.

Sebastiano Moretta

Appassionato di calcio femminile, F1 e ciclismo. Amante della storia dello sport, specialmente quella del calcio femminile.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button

Adblock RILEVATO

Disattiva Adblock per poter visualizzare il sito