Calcio FemminileNazionali

CANADA-USA 3-4 d.t.s.: LA PARTITA DEL SECOLO FEMMINILE

La storia della più bella partita della storia del calcio femminile

Se nel tabellino di una semifinale – di un evento di grande risonanza a livello globale – risulta un 4-3, siate certi che quella partita sarà etichettata come “del secolo“.

Anonimo

Dal giorno della sua invenzione, il calcio ha visto innumerevoli sfide, alcune noiose, altre più divertenti, sia di scarsa qualità, sia di altissimo livello. In quello maschile, un solo incontro ha avuto l’onore di essere etichettato come “del secolo“: la semifinale del Mondiale 1970 tra Italia e Germania. Per quanto concerne il femminile, una sola partita è stata decretata “la più bella di sempre“, per una strana reticenza a definirla “del secolo“. Si tratta di Canada-Stati Uniti, semifinale del torneo calcistico della 30a Olimpiade.

Olimpiadi di Londra 2012

Un’immagine della cerimonia di apertura delle Olimpiadi. [Fonte foto: IlCorriere]

Come avviene da Pechino 2008, le 12 selezioni sono state suddivise in 3 gironi da 4 squadre l’uno. Ai Quarti di Finale accedono le prime due classificate, seguite dalle due migliori terze. Nel Gruppo E sono inserite Gran Bretagna, Brasile, Nuova Zelanda e Camerun. Nel Gruppo F vanno Svezia, Giappone, Canada e Sudafrica. Infine, nel Gruppo G si affrontano gli Stati Uniti, la Francia, la Corea del Nord e la Colombia.

Il cammino di Canada e Stati Uniti

Un’esultanza delle statunitensi in una delle partite di un’Olimpiade giocata da protagoniste. [Fonte foto: New York Magazine]

Nel corso del torneo olimpico, le due nazionali hanno due percorsi differenti. Gli Stati Uniti dominano il Girone G, chiudendo a punteggio pieno, come farà la Gran Bretagna nel Gruppo E. Solo la Francia riesce a spaventare la squadra a stelle e strisce, portandosi sul 2-0 al 13′ della prima partita, ma poi l’incontro si chiuderà per 4-2 in favore delle americane. La Colombia si inchina per 3-0, la Corea del Nord per una sola rete, ma ormai la Nazionale guidata da Pia Sundhage ha ingranato la marcia.

Il Canada invece avrà un percorso ben più intricato. Sicuramente, il girone delle Nordamericane è il più insidioso, vista la presenza di Svezia e Giappone. Sono proprio le nipponiche campioni del mondo in carica ad infliggere una sconfitta per 2-1 nel match d’esordio. Ben va alle canadesi la seconda giornata, che le vede oppositrici del Sudafrica, la squadra meno forte del girone, che infatti viene liquidata con un secco 3-0. All’ultima giornata, lo scontro con la Svezia vale la qualificazione o come seconda classificata o come migliore terza, e il 2-2 finale propende per questa opzione. La doppietta di Tancredi ribalta lo 0-2 iniziale e manda la Nazionale della foglia d’acero ai Quarti.

Fase ad eliminazione diretta: derby nordamericano in semifinale

Nei Quarti di Finale, in programma il 3 agosto 2012, Francia e Giappone eliminano rispettivamente Svezia e Brasile. In semifinale, le Nadeshiko si impongono sulle Blues e diventano le prime finaliste di questa edizione. USA e Canada, invece, devono superare Nuova Zelanda e Gran Bretagna. Entrambe le partite si risolvono con un 2-0 che decide la seconda semifinale. Il derby nordamericano va in scena alle 19:45 locali allo stadio Old Trafford di Manchester, nella serata di lunedì 6 agosto.

Canada-Stati Uniti: un avvio equilibrato

Lo stadio Old Trafford, dove si è giocata la partita. [Fonte foto: TripAdvisor]

Gli Stati Uniti, in maglia blu navy, battono il calcio d’inizio, attaccando da sinistra a destra. Dal lato opposto, il Canada, in divisa completamente bianca con colorazioni dei font rosse. Non si segnalano particolari occasioni da rete nei primi 20 minuti. La difesa canadese fa buona guardia respingendo tutti i cross, e corre un piccolo brivido solo al 18′, quando Rapinoe tenta il tiro dalla distanza, ma la sfera esce controllata da McLeod.

L’incontro, comunque gradevole, può essere sbloccato solo dalla giocata di una grande campionessa, situazione che si verifica puntuale al 22′. Nault imbuca per Tancredi, che cede palla a Sinclair. La numero 12 parte dalla sinistra, accentrandosi progressivamente. La stella manda poi fuori tempo Buehler ed O’Hara, entra in area, e di destro incrocia alla destra di Solo, per la rete del vantaggio.

La reazione statunitense

Megan Rapinoe esulta dopo la rete del pareggio. La numero 15 sarà determinante in questa fase della gara. [Fonte foto: SBNation.com]

Il gol non muta la situazione, e la sfida rimane equilibrata anche per i minuti successivi. Le statunitensi si fanno vive intorno alla mezz’ora, con Morgan che si libera perfettamente al centro dell’area su calcio di punizione di Rapinoe, ma il suo colpo di testa esce di pochi centimetri. Al 37′ è un’altra deviazione aerea a mancare la porta canadese, stavolta da parte di Wambach. Una conclusione di Rapinoe allontanata dalla difesa, e un tiro largo di Cheney, chiudono il primo tempo.

La ripresa, differentemente dalla prima frazione, vede un deciso cambio di ritmo. Abby Wambach alza sopra la traversa di sinistro al 50′, poi l’arbitro transige su un contatto al limite in area tra Sesselmann e la stessa Wambach. La direttrice di gara opta per un calcio d’angolo, ma la canadese sembra colpire più la gamba che la palla. Al 54′ l’incontro torna in parità. Megan Rapinoe batte un angolo da sinistra con l’interno piede destro. La traiettoria ad effetto punta la base del primo palo, ove Sinclair liscia. La sfera termina in rete, con una carambola tra il ginocchio destro di McLeod e il polpaccio sinistro di Sesselmann. L’autorete è evitata solo perché il pallone aveva già varcato la linea.

Quattro gol in 13 minuti trasformano l’incontro

I 26,630 spettatori ignari di stare assistendo alla Partita del Secolo del calcio femminile. [Fonte foto: Wikipedia, licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0]

Alla rete del pareggio, la sfida entra in una fase interlocutoria, ma si riaccende presto. Al minuto 68 Tancredi è liberata sul lato corto dell’area da una serie di scambi. Il traversone della numero 14 è raccolto in area da Sinclair, che prende il tempo ad O’Hara, impatta di testa e manda la sfera in rete, con il pallone che bacia il palo. Dopo un paio di minuti, la stessa O’Hara ha l’opportunità di rifarsi. L’americana lancia verso il limite dell’area, con Nault che si blocca, indecisa se intervenire o meno. Raccoglie Rapinoe, che conclude di collo pieno, mandando la sfera a toccare il palo e ad insaccarsi in rete alle spalle di McLeod. Al 73′, invece, sul fronte opposto, Kyle batte un calcio d’angolo da sinistra. Il traversone raggiunge Sinclair, che di testa timbra il gol del 3-2, firmando la tripletta personale. Nullo il tentativo di intervento di Amy LePeilbet sul palo.

L’inerzia della sfida, poco dopo, cambia nuovamente. McLeod si vede fischiare contro un calcio di punizione a due per aver trattenuto il pallone in mano per troppo tempo, violando la regola dei 6 secondi. Dal calcio piazzato, il tiro di Rapinoe colpisce gli avambracci di Matheson e Nault, per un rimpallo sfortunato. Pur esistendo l’involontarietà, l’arbitro accorda il rigore, tra le proteste delle canadesi, ma probabilmente la decisione è corretta. Sul dischetto si presenta Wambach, che angola alla destra del portiere e trova così il 3-3. Poco dopo, l’arbitro accorda un angolo nonostante l’intervento da tergo di Kyle su Morgan sia molto al limite del regolamento. I presupposti perché questa partita di calcio femminile diventi “del secolo” ci sono tutti.

Occasioni sprecate per chiuderla anticipatamente

Nell’intenso finale, entrambe le squadre sprecano l’occasione di evitare i supplementari. All’86’, Morgan resiste a due tentativi di atterramento, va sul fondo e mette un pallone rasoterra sul secondo palo, ma Wambach in scivolata manda fuori con la porta completamente spalancata. All’89’ non si intendono Heath e Buehler, Schmidt si infila in area, ma la sua posizione è troppo decentrata. Hope Solo non si fa ingolosire da un tuffo anticipato, e respinge il tentativo sul proprio palo. L’incontro va ai supplementari, e si tratta del primo extra-time per quanto riguarda il torneo femminile; si ripete così la situazione della Partita del Secolo allo stadio “Azteca“.

Primo tempo supplementare

La delusione delle canadesi dopo essersi viste raggiungere per ben tre volte. [Fonte foto: The Record]

Nel primo supplementare, la partita scorre via senza particolari colpi di scena. Le statunitensi tengono il pallone, il Canada è invece colpito psicologicamente dopo essere stato recuperato per ben tre volte. Si contano principalmente falli, con il ritmo di gioco che risulta spezzettato. Le uniche opportunità sono un destro alto di Rapinoe al 91′, una mezza rovesciata non insidiosa di Tancredi (parata da Solo) e un destro alto di Leroux al 98′. Gli Stati Uniti, ovviamente, vogliono evitare i calci di rigore, fatali l’anno prima nella finale del Mondiale contro il Giappone. Le canadesi invece resistono, cercando di portare la sfida proprio agli 11 metri.

Secondo tempo supplementare

Alex Morgan si eleva in area al 120’+3′. Dopo la rete al 94′ nello spareggio intercontinentale di Padova contro l’Italia, e le reti al Mondiale 2011, la giocatrice è pronta ad un’altra rete per rinforzare il proprio mito. [Fonte foto: Brotherly Game]

Il secondo supplementare inizia senza emozioni, e la sfida si riaccende solo quando lo spauracchio dei rigori inizia a diventare pressante. Tra il 115′ e il 118′ il ritmo è indiavolato con continui capovolgimenti di fronte, per quando capiti una sola grande occasione. Morgan vince un duello e crossa in area, Wambach stacca più in alto di Stewart colpendo la palla di guancia, ma la traversa le nega la gioia del gol.

Negli ultimi due minuti di recupero, allungati per un lieve infortunio occorso ad O’Hara, l’incontro vede finalmente il suo epilogo. Al 121′ Rapinoe intercetta una rimessa delle rivali nella metacampo avversaria, e Leroux lancia in avanti trovando l’intercettazione di Moscato. Rapinoe riprende, Wambach gestisce e poi apre a destra per Carli Lloyd. La numero 10 si allarga verso la linea laterale, e spedisce un pallone perfetto sul primo palo. Qui, una Alex Morgan a secco dalla prima giornata del torneo, stacca imperiosamente e batte McLeod per il 4-3 definitivo, proprio all’ultimo respiro. L’abbraccio tra le giocatrici è emblematico. Troppa stanchezza per correre all’impazzata, ma tanta gioia per l’impresa. La Partita del Secolo femminile si conclude così.

Differenze tra la Partita del Secolo femminile e quella maschile

La targa commemorativa dell’incontro tra Italia e Germania nel Mondiale maschile 1970. [Fonte foto: Wikipedia]

Ci sono state alcune sostanziali differenze tra le due Partite del Secolo. In quella femminile, le reti si concentrano quasi tutte nel secondo tempo. In Italia-Germania, le reti sono ben distribuite nell’arco dei 120 minuti. Sempre nella sfida dell’Azteca, si segnala un buon numero di tiri pericolosi e occasioni da gol, e gli estremi difensori, specie Albertosi, sono stati spesso impegnati. Nell’incontro dell’Old Trafford, i portieri compiono interventi di ordinaria amministrazione, eccetto la parata di Solo su Schmidt verso il 90′. Infine, lo scontro del 1970 è stato ruvido, con molti falli che hanno frammentato il gioco, mentre in Canada e Stati Uniti è stato più fluido. In compenso, all’Olimpiade sono stati sventolati due cartellini gialli dalla danese Pedersen, mentre Yamasaki non ha ammonito nessuno.

Analogie tra Canada-USA e Italia-Germania

Le canadesi tributano ai tifosi il loro supporto. Tra le curiosità con la gara dell’Azteca, le canadesi si lamentano del rigore concesso alle rivali, mentre la Germania si vede negare un evidente rigore. [Fonte foto: Canada Soccer]

Le analogie tra le due partite sono il risultato, il tipo di incontro (semifinale di un evento calcistico di importanza mondiale) e la conclusione ai tempi supplementari. Germania e USA hanno colpito entrambe una traversa e divorato un gol a porta vuota. Tra le curiosità più interessanti, si segnala che, in entrambe le sfide, 4 gol sono arrivati da azione, e 3 da calcio da fermo. All’Azteca si sono segnati due gol da punizione e uno sugli sviluppi di un corner, mentre all’Old Trafford due reti arrivano da angolo e una su rigore. Sulla terza rete di Germania e Canada, chi è appostato sul palo non riesce ad evitare la segnatura. Memorabile l’errore di Rivera, specie per la reazione che porta al suo gol, quello decisivo. Non può invece riscattarsi LePeilbet, rimpiazzata subito da Leroux. L’ultima analogia, la più curiosa, è che in entrambe le partite si fischia una punizione a due alla squadra vincente; in quella maschile l’Italia non sfrutta l’occasione, mentre in quella femminile gli USA conquistano il rigore del pareggio.

Il tabellino della Partita del Secolo femminile

Canada (4-3-3): McLeod; Wilkinson, Moscato, Sesselmann, Nault (101′ Stewart); Matheson, Scott, Schmidt; Sinclair, Tancredi, Filigno (67′ Kaylyn Kyle). C.T.: Herdman.

USA (4-4-2): Solo; LePeilbet (76′ Leroux), Rampone, Buehler (110′ Sauerbrunn), O’Hara; Rapinoe, Lloyd, Cheney (101′ O’Reilly), Heath; Morgan, Wambach. C.T.: Sundhage.

Marcatrici: 22′ Sinclair (C), 54′ Rapinoe (U), 68′ Sinclair (C), 70′ Rapinoe (U), 73′ Sinclair (C), 80′ Wambach (U) rig., 120’+3′ Morgan (U)

Ammonizioni: 60′ Scott (C), 79′ Tancredi (C).

Migliore in campo: Megan Rapinoe (U).

Arbitro: Christina Pedersen (Danimarca)

Sebastiano Moretta

Appassionato di calcio femminile, F1 e ciclismo. Amante della storia dello sport, specialmente quella del calcio femminile.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button

Adblock RILEVATO

Disattiva Adblock per poter visualizzare il sito