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FROSINONE-ROMA 0-3: I GIALLOROSSI SBANCANO LO STIRPE

L'analisi di Frosinone-Roma. Nonostante un primo tempo di grande sofferenza, la squadra di De Rossi conquista tre punti importanti per la corsa Champions. I ciociari pagano la poca concretezza e le disattenzioni difensive, restando a sole tre lunghezze dalla zona retrocessione.

La nuova Roma di De Rossi continua la sua corsa verso la Champions. Al Benito Stirpe i giallorossi hanno trovato la quarta vittoria in 6 partite sotto la nuova gestione tecnica. Dopo la sconfitta in campionato contro l’Inter e il pareggio a Rotterdam in Europa League, la Lupa è riuscita a conquistare 3 punti pesanti in un match tutt’altro che scontato. Il Frosinone ha pagato cara la poca concretezza al momento della realizzazione, buttando all’aria le numerose occasioni costruite nei primi 45 minuti e incassando la terza sconfitta di fila.

Il primo tempo: l’aggressività del Frosinone e il golazo di Huijsen

Foto imagephotoagency.it

La squadra di De Rossi si presenta in campo con Svilar tra i pali, scelto come nuovo titolare a scapito di Rui Patricio. In attacco spazio ad Azmoun e Baldanzi dietro a Lukaku unica punta. Nel Frosinone modulo simile ai giallorossi, con Renier e Soulé ad innescare Kaio Jorge. Il match si rivela tutt’altro che semplice per la Roma, incapace di gestire il pressing aggressivo dei ciociari e in difficoltà nell’uscita palla al piede. A soffrire è soprattutto Huijsen, con alcuni errori molto gravi in fase di costruzione. Il protagonista assoluto di buona parte del primo tempo è senza dubbio Svilar. Il nuovo portiere titolare dei giallorossi si esalta in molti interventi complicati, soprattutto sulla conclusione di Soulé e sul tentativo a due passi di Kaio Jorge. La squadra di Di Francesco, nonostante la mole di occasioni costruite, non riesce a trovare il vantaggio, che destino vuole giunga proprio dai piedi di Huijsen. Il centrale olandese, dopo aver rifiutato i ciociari a gennaio, si era accasato alla Roma e, a seguito di una prestazione insufficiente sommersa dai fischi del pubblico, ha trovato il gol dello 0-1. Al 38′, dopo un paio di dribbling, ritrovatosi al limite dell’area, il difensore calcia di destro a giro sul secondo palo, battendo Turati. Il gol ne ricorda un’altro molto simile segnato proprio da Huijsen in uno Juve Next Gen-Foggia di Coppa Italia Serie C, terminato 2-1. Dopo la rete, il numero 3 giallorosso esulta in maniera polemica, mettendo a tacere i fischi con l’indice sulla bocca. L’ammonizione non tarda ad arrivare, così come le critiche dopo il match.

La seconda frazione: le reti di Azmoun e Paredes per la vittoria giallorossa

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Nella ripresa il copione cambia decisamente rispetto al primo tempo. Dopo le sostituzioni di Lukaku e Huijsen per Pellegrini e Llorente, la partita dei giallorossi si accende. I ciociari concedono molti spazi alla Roma, che ne approfitta più volte creando occasioni in ripartenza. Di Francesco tenta il tutto per tutto inserendo Caso, Cheddira e Harroui, nella speranza di trovare il pari. Al 71′ è però ancora una volta la squadra ospite a segnare. Dopo una conclusione dalla distanza di Cristante, Turati respinge davanti a sé, dove sbuca Azmoun. L’attaccante iraniano realizza il tap-in e successivamente si scusa con i tifosi del Frosinone per l’esultanza precedente di Huijsen. Passano appena 7 minuti e su una conclusione di Baldanzi Okoli colpisce di braccio in area. Dopo un breve check al VAR, Giua concede il rigore, battuto e realizzato da Paredes. Nel finale c’è spazio anche per il ritorno in campo di Smalling dopo più di 5 mesi.

I top e i flop di Frosinone-Roma

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Nei ciociari il migliore in campo è senza dubbio Brescianini. Nella prima frazione mette in seria difficoltà il centrocampo giallorosso muovendosi moltissimo, calando poi nella ripresa insieme ai compagni. Discorso simile per il compagno di reparto Mazzitelli. Male Renier, assente in fase offensiva nel primo tempo, nonostante le numerose occasioni dei suoi, e invisibile anche nella ripresa. Brutta prova di Kaio Jorge, reo di aver buttato al vento una grandissima occasione nella prima frazione.

Nelle fila giallorosse l’uomo partita è certamente Svilar, decisivo in moltissimi interventi nel tenere a galla i suoi. Grandissima parata prima su Soulé e successivamente su Kaio Jorge. De Rossi ha scelto il suo titolare, ed ora sarà complicato per Rui Patricio ritrovare il posto. Ottima prestazione anche per Pellegrini. Il suo ingresso in campo cambia il match in favore dei giallorossi e mette in seria difficoltà i ciociari. Bene anche Mancini, che ha retto egregiamente le sviste difensive di Huijsen. Proprio il centrale olandese merita un discorso a parte. Nella prima parte di gara sbaglia quasi tutto, perdendo troppi palloni sanguinosi e sbagliando tanto in fase di costruzione. Poi, al tramonto del primo tempo, trova un gol brillante e decisivo che sblocca il match cambiando l’inerzia della gara. De Rossi lo sostituisce comunque prima dell’inizio della ripresa, visto anche il giallo rimediato per l’esultanza discutibile. Le qualità di Huijsen sono sotto gli occhi di tutti ed è normale che un ragazzo classe 2005 sbagli sia a livello tecnico che, soprattutto, mentale. Il tecnico giallorosso lo sa e l’ha sottolineato anche nel post partita, così come Di Francesco. Capita di sbagliare, e questo non sarà certo l’ultimo errore di un giovane calciatore tecnicamente molto dotato, ma ancora da maturare.

La classifica dopo Frosinone-Roma

Foto ANSA

La vittoria dei giallorossi proietta la squadra di De Rossi a 41 punti, a sole 4 lunghezze da Bologna e Atalanta al quarto posto. Il nuovo tecnico sta donando entusiasmo alla squadra, che sembra aver ritrovato un’ottima forma e si candida ad essere in corsa per la Champions fino alle ultime giornate. Discorso diverso per il Frosinone, su cui domina un sentimento di profondo rammarico. Sono troppe le occasioni buttate al vento dagli uomini di Di Francesco, che si sono poi lasciati sorprendere troppo facilmente in difesa. La squadra ha dimostrato ancora una volta di saper giocare a viso aperto senza paura, mettendo sul tavolo tutte le proprie qualità. Tuttavia, è giunto il momento della stagione in cui è indispensabile fare punti, anche a costo di vincere partite in modo sporco. I ciociari restano a sole 3 lunghezze dalla zona più calda della classifica, e dovranno lottare fino all’ultimo per assicurarsi la salvezza.

Lorenzo Bilancini

Appassionato di calcio, NBA e musica

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