Calcio Femminile

IL 2023 DEL CALCIO FEMMINILE: COSA RICORDARE DI QUESTA STAGIONE

Il riassunto della stagione tra gli altri e i bassi di un'annata comunque indimenticabile

Il 2023 è ormai prossimo alla conclusione, e per il calcio femminile è arrivato il momento di tirare le somme, per vedere cosa ha funzionato in questa stagione e i passi avanti che andranno compiuti nel 2024. Pertanto, con l’augurio di un sereno anno ricco di soddisfazioni, passiamo in rassegna la stagione.

Il 2023 del calcio femminile italiano

C’è stata un’unica squadra in Italia ad aver catalizzato l’attenzione mediatica. [Fonte foto: pagina Instagram Ufficiale AS Roma Women]

Il 2023 del calcio femminile italiano non può che ruotare attorno al nome di una singola squadra. È la Roma la grande rivelazione della stagione, avendo conquistato il primo scudetto della sua storia. L’impresa di aver interrotto i cinque scudetti consecutivi della Juventus rimarrà sicuramente nella storia del nostro movimento.

A questo va aggiunto un buon cammino in Champions League, con l’emozione e l’onore di aver portato 39454 spettatori allo Stadio Olimpico per l’andata dei Quarti contro il Barcellona, in cui le Giallorosse hanno sfiorato il pareggio negli ultimi 20 minuti.

Risultati che si stanno riflettendo anche nell’attuale Serie A, con un primo posto e l’accesso alla Poule Scudetto blindati, mentre le ultime due sfide con il PSG hanno compromesso il cammino europeo, con un girone che comunque resta aperto.

Per la Nazionale, il 2023 ha rappresentato uno spartiacque. Anzitutto, un’Arnold Clark Cup sottotono ha anticipato il fallimento Mondiale, culminato con l’addio di Bertolini che comunque – va ricordato – è stata l’artefice dei buoni risultati del triennio 2018-2021.

A lei è succeduto, dopo una lunga ricerca, Andrea Soncin, che ha ridato geometrie ad una squadra che ha saputo battere (con un po’ di fortuna ed episodi a favore) la squadra campione del Mondo in carica. Insomma, una rinascita delle Azzurre che necessariamente dovrà essere confermata nel 2024, decisivo in ottica Europeo.

Calcio estero: un Mondiale indimenticabile, ma non con accezione particolarmente positiva

La Spagna festeggia un Mondiale che purtroppo sarà ricordato anche per la molestia di Rubiales. [Fonte foto: pagina Instagram Ufficiale FIFA Women’s World Cup]

Nel 2023, il Mondiale di calcio femminile ha evidenziato due filoni. Il primo, quello di partite clamorosamente imprevedibili. Seppur dovuto ai numerosi infortuni al crociato delle migliori giocatrici al mondo, è un fattore importante per determinare la crescita delle squadre di media fascia. Dall’altro però, sono stati fin troppi i casi di Nazionali in combutta con la propria Federazione. Tra queste, Giamaica e Sudafrica (problema che ha riguardato anche Slovenia e Repubblica Democratica del Congo, anche se non hanno partecipato alla competizione). Quantomeno le slovene hanno risolto la questione equal pay. In più, si attende ancora chiarezza sulle denunce per abusi sessuali all’interno dello Zambia.

E ovviamente, non si può non menzionare quanto avvenuto con la Spagna campione del Mondo, con il Presidente della RFEF Rubiales che ha avuto la brillante idea di baciare Hermoso senza il consenso della calciatrice. E non pago di questo gesto, ha provato in tutti i modi a far ricadere la colpa sulla giocatrice. Un evento vergognoso che è riuscito a mettere in secondo piano la vittoria delle Furie Rosse. Eventi che mettono in luce quanto ci sia bisogno di lavorare, sia nel calcio femminile, sia nella società in generale.

Campionati emozionanti: NWSL e Damallsvenskan

Il Gotham festeggia la vittoria nel campionato. [Fonte foto: pagine Instagram Ufficiali NWSL e NJ/NY Gotham]

Infine, il 2023 di calcio femminile ha vissuto due campionati veramente incredibili. In Europa, la Damallsvenskan si è decisa – dopo 26 giornate – per un solo gol di differenza. Il campionato svedese era arrivato all’ultima giornata con 3 squadre in lotta per il campionato, racchiuse in un solo punto. Per quanto sia passato in secondo piano rispetto a qualche stagione fa, resta un torneo che regala imprevedibilità ed emozioni.

In NWSL, la stagione regolare ha visto le 12 squadre racchiuse in soli 13 punti, un distacco veramente minimo che ha reso il torneo incerto sino all’ultimo. Lo Shield della stagione regolare è andato al San Diego Wave, mentre i playoff – e di conseguenza il campionato – sono stati vinti dal Gotham. Finale indimenticabile, vista la sfida tra Ali Krieger e Megan Rapinoe per un trofeo mancante nella loro bacheca.

E alla fine, è stata proprio Krieger a trionfare (2-1), vincendo quel campionato che sognava sin dall’anno della fondazione. La partita di Rapinoe è durata 3 minuti: un infortunio ha interrotto anzitempo la sua ultima partita. Ma certamente non sarà ricordata per non aver conquistato la NWSL, con tutto il buono che ha fatto sia dentro sia fuori il campo.

Sebastiano Moretta

Appassionato di calcio femminile, F1 e ciclismo. Amante della storia dello sport, specialmente quella del calcio femminile.

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