INTER, LE GRANDI MINUSVALENZE DELL’ERA ZHANG: DA UN’INGENTE SPESA AD UN TRAGICO RIMPIANTO
Nel corso degli anni recenti, l'Inter ha affrontato una serie di grandi investimenti andati poi ad annullarsi tra svincolamenti e rescissioni
Dal 2016 a questa parte, la Milano calcistica ha iniziato un lungo e tortuoso percorso per tornare sulla mappa delle grandi dello sport italiano ed europeo. Troppi i 10 anni di anonimato abbattutisi come una devastante frana sulle due compagini del Naviglio. Stiamo parlando, ovviamente, delle squadre dell’Inter e, dall’altro lato, del Milan. In questo senso, è proprio ai nerazzurri che si attribuisce un primo tentativo di riscossa. Ne è un esempio l’acquisto della società da parte della Suning Holding Groups, proprietà dell’imprenditore cinese Zhang Jindong. I nuovi vertici asiatici si mettono sin da subito al lavoro per cercare di strappare la squadra meneghina dalle sabbie mobili di un lustro oscuro e deludente. Tuttavia, alcuni di questi sforzi si sono rivelati, con l’ineluttabile scorrere del tempo, dei gravissimi errori di calcolo, sportivamente ed economicamente.
I primi “svarioni” economici e sportivi dell’era Suning
Il primo grande acquisto della storia della società Suning come proprietaria dell’Inter è un nome particolarmente sgradito al pubblico di fede nerazzurra, ovvero Joao Mario. Il portoghese, reduce da buone prestazioni con il Portogallo all’Europeo 2016, si accasa a Milano nell’agosto dello stesso anno per ben 45 milioni di euro. Questa cifra, al tempo, lo rendeva il secondo acquisto più costoso della storia del club milanese dopo Christian Vieri. L’impatto del lusitano con la Serie A rasenta il terrificante, ragion per cui il suo minutaggio va riducendosi di volta in volta. Trasferitosi al West Ham per un prestito semestrale nel 2018, il classe 1993 torna alla base per una parentesi annuale. Dal 2019 in poi verrà girato in prestito, rispettivamente, al Lokomotiv Mosca e allo Sporting Lisbona. Nell’estate del 2021, infine, Joao Mario rescinde consensualmente il suo rapporto con la Benamata, facendo registrare a quest’ultima una minusvalenza di ben 45 milioni di euro. Sempre nel 2016, l’Inter mette sotto contratto Antonio Candreva, esterno della Lazio costato 22 milioni di euro. L’avventura in nerazzurro del romano durerà fino al 2020. In quell’anno, il classe 1987 verrà ceduto per soli 2,5 milioni di euro alla Sampdoria dopo svariate stagioni dal rendimento incostante. La minusvalenza registrata è di poco meno di 20 milioni di euro. La stessa cifra verrà persa per Roberto Gagliardini, arrivato nell’inverno del 2017 dall’Atalanta. Il centrocampista bergamasco è vicino a chiudere la sua avventura con i milanesi visto il contratto in scadenza a giugno. Altro ingente investimento mandato a monte.
Le basi per un futuro buttate al vento: il 2017 dei grandi nomi
L’estate 2017 segna un profondo periodo di rinnovamento per l’Inter, la quale sforna tre colpi di peso economico non indifferente. In questo senso, infatti, Milan Skriniar della Sampdoria, Dalbert del Nizza e Matias Vecino della Fiorentina decidono di sposare la causa interista. La spesa complessiva per i tre è di 78 milioni di euro (34 per lo slovacco, 24 per l’uruguaiano e 20 per il brasiliano). I primi due hanno contribuito in maniera determinante ai recenti successi nerazzurri, sebbene entrambi sembrino collegati dallo stesso destino. Il centrocampista sudamericano ha lasciato i milanesi nell’estate 2022, decidendo di accasarsi a costo zero alla Lazio. Stessa sorte dovrebbe toccare al difensore classe 1995, corteggiato in maniera insistente dal PSG. L’avventura coi meneghini è ormai prossima a interrompersi nella maniera peggior possibile, vista la pesante minusvalenza che la Beneamata andrà a registrare. Ad aggravare la situazione è l’esterno verdeoro, il quale si svincolerà a giugno dopo aver raccolto più panchine ed infortuni che minuti giocati con il Biscione.
Nainggolan, un grande spreco per una matrimonio mai sbocciato
Da ultimo, non si può non parlare dell’acquisto di Radja Nainggolan. Il centrocampista belga è stato il grande protagonista, nell’estate 2018, del calciomercato dell’Inter. Allora in forza alla Roma, il classe 1988 accettò l’offerta nerazzurra, la quale prevedeva il pagamento di 38 milioni di euro ai giallorossi più i cartellini di Davide Santon e Nicolò Zaniolo. Nonostante un ottimo avvio, le prestazioni dell’ex Cagliari peggiorano di volta in volta anche a causa di vari infortuni. Tornato in prestito in Sardegna dopo un anno in nerazzurro, non riesce a confermarsi sui livelli delle annate precedenti. Infine, l’avventura con i colori della Beneamata si concluderà nel 2021, anno in cui le parti giungono alla rescissione contrattuale. Inutile dire come la minusvalenza registrata è di ben 28 milioni di euro. La pessima fine di un rapporto mai iniziato.