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SERIE A, TORINO-ROMA: L’ANALISI TATTICA DELLA PARTITA

Analizziamo nel dettaglio lo svolgimento e i momenti salienti di Lazio-Torino

Mercoledì sera si sono affrontate allo stadio Olimpico di Roma la Lazio di Maurizio Sarri e il Torino di Ivan Juric. Una partita a scacchi quella giocata dai padroni di casa che, con pazienza, hanno portato a casa tre punti importanti contro un Toro troppo sterile in avanti.

Sponda Lazio

Il piano tattico di Sarri è evidente fin dai primi minuti. L’obiettivo è quello di attendere il Torino, cercare di recuperare palla e provare la ripartenza per andare a segnare. La tattica risulta poco efficace per lunghi tratti della gara, con la Lazio che sì impedisce al Torino di affondare il colpo, ma che vede molte ripartenze fermate sul più bello grazie all’attenzione difensiva degli uomini di Juric. I biancocelesti riescono ad essere veloci e precisi nella fase iniziale di ripartenza, ma perdono di lucidità nei metri di campo finale rendendole evanescenti.

Serve un pessimo Vanja Milinkovic Savic per aiutare la Lazio a segnare. Infatti, al minuto 56′ Lazzari va via bene sulla fascia e mette in mezzo un cross sul quale Vecino anticipa il difensore granata e colpisce (senza forza) il pallone che si dirige verso lo specchio della porta. Vanja guarda il pallone insaccarsi in rete tentando goffamente di raggiungerlo. Il secondo gol della Lazio (min.75′) nasce da un ottimo spunto di Zaccagni che, approfittando di un Bellanova già ammonito, si inserisce in area con i tempi giusti e, trovatosi uno vs uno con il portiere, segna senza troppe difficoltà.

Da questo momento in poi la partita è in discesa per gli uomini di Sarri che gestiscono il vantaggio fino al triplice fischio di Fabbri.

Sponda Torino

Juric stupisce tutti decidendo di schierare una formazione inedita: un 3-4-1-2 con Vlasic dietro le due punte Sanabria e Zapata. Al primo spettano compiti di legante tra i reparti, mentre al colombiano l’attacco della profondità. Nella teoria questo era il piano tattico della gara: Zapata che con la sua fisicità fa a sportellate e propone sponde per i compagni con Sanabria che gli gira attorno per dare inizio a triangoli. Nella realtà l’esperimento non va nel migliore dei modi. Zapata è in evidente calo fisico rispetto alla straripante, ma dispendiosa, gara di Roma. Sanabria poco concreto.

C’è poco da dire sulla prestazione del Toro, se non che sono evidenti le difficoltà ad arrivare al tiro su azione. I granata son bravi nel fraseggio fino alla zona della trequarti, ma una volta arrivati in zona d’attacco non riescono a servire i compagni in area. Su questo aspetto Juric dovrà sicuramente lavorare molto per riuscire a trovare una soluzione a questo problema.

Due note a margine sponda granata: la prima è sottolineare l’involuzione di Samuele Ricci che, dopo le ottime partite dello scorso campionato, in questo inizio di stagione ha decisamente fatto un passo indietro sia sul livello tecnico che tattico. La seconda: l’infortunio di Buongiorno ha permesso l’esordio in serie A del roccioso difensore centrale georgiano Sazonov. Giocatore ruvido, ma sul quale Juric potrà certamente lavorare bene.

Conclusioni

La gara ha visto affrontarsi due squadre che, se in forma, potranno dire la loro in questo campionato. La Lazio è chiamata alla continuità di prestazione, dopo questa vittoria. Cosa che è mancata in queste prime sei gare di campionato. Il Torino dovrà rimettere le idee a posto, recuperare il più possibile le energie per non fallire la sfida di lunedì sera contro il Verona.

(Fonte immagine: RomaToday)

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