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UEFA WOMEN’S CHAMPIONS LEAGUE: LE PILLOLE DELLA 3a GIORNATA (13/14-12-2023)

Quello che vi siete persi di questo turno che ha delineato i valori in campo dell'edizione 2023-24

La 3a giornata della UEFA Women’s Champions League giunge alla sua conclusione regalando spettacolo e importanti novità per quanto riguarda le situazioni di classifica. Interessante la situazione nel girone della Roma: il PSG si riporta sotto, e il Bayern se non cambia atteggiamento rischia anche l’eliminazione. Ecco le pillole di questa giornata.

1. La 3a giornata dimostra la distanza tra Serie A e UEFA Women’s Champions League

La Roma perde 2-1 con il PSG, che prepotentemente rientra in corsa per la qualificazione ai Quarti. Una partita che evidenzia quanta distanza ci sia ancora tra il nostro campionato e quelli esteri. Perché se al PSG basta una mezz’oretta discreta per riuscire ad avere ragione delle Giallorosse, occorre fare qualche riflessione.

La squadra di Spugna parte bene, e al 15′ si vede negare un netto angolo sulla punizione di Giugliano. Poi Martens, Geyoro, la ritrovata Katoto e Karchaoui riportano le Parigine sul livello a cui dovrebbero stare. Ceasar salva quello che può, ma non può nulla sul rigore di Geyoro al 45′, concesso per un ingenuo fallo di Aigbogun.

Ad inizio ripresa l’errore più grave: la difesa spegne l’attenzione e concede a Katoto il più facile dei raddoppi, lasciandola insaccare da pochi passi in solitaria. La Roma reagisce, con l’arbitro che inventa un rigore per le italiane per un fallo di mano. Dal replay però, il tocco sembra quello di Giacinti. Dal dischetto Giugliano calcia male, Kiedrzynek è brava ad indovinare l’angolo, e respinge. Poi l’asse Giugliano-Giacinti produce la rete che riapre la contesa al 58′, ma di fatto è l’ultima emozione, eccezion fatta per un destro alto di Haavi e un salvataggio di Karchaoui su Viens.

Insomma, se al PSG basta poco per aver ragione della miglior squadra italiana al momento, peraltro non esente da colpe, vuol dire che bisogna ancora fare dei passi in avanti. Ben va che il discorso primo posto sia ancora aperto grazie al pari del Bayern (che in due gare casalinghe si è fatto rimontare in ben due occasioni), ma già al Tre Fontane dovrà essere una Roma impeccabile, obbligata al riscatto e ad una vittoria. Sono queste le partite in cui non bisogna sbagliare nulla.

2. Slavia Praga: la miglior partita in ambito europeo

Le Bílo-červený giocano la loro miglior partita di sempre in ambito europeo. Alta pressione, corsa, atletismo e costruzione di gioco sono gli obiettivi posti dalla squadra ceca per dominare in patria e cercare di lottare in Champions League. L’unico difetto le tante, troppe occasioni buttate, tra imprecisione nell’ultimo passaggio, frettolosità e parate di Schlüter. Un grosso peccato non essere riuscite a segnare. E ben va che il clamoroso errore difensivo al 38′ sia terminato solo con un palo colpito da Brunnthaler.

3. Discreto Brann a Lione, Quarti quasi certi

Discreta prestazione collettiva delle Norvegesi a Lione. Peccato per gli errori difensivi sui gol di Diani ed Hegerberg. Se non altro, la rete di Kielland dà morale e fiducia, soprattutto perché comunque il Brann ha costruito qualche opportunità. Su un campo difficile e contro un’avversaria ingiocabile, le Biancorosse non hanno sfigurato. Il pari delle loro dirette avversarie le lancia verso un secondo posto quasi certo.

4. Benfica: è la volta buona?

Il Benfica domina il gioco contro uno spento Francoforte e vince 1-0 con la bella rete messa a segno da Alidou al 71′. Le Lusitane salgono a 6 punti, e se al ritorno dovessero portare a casa un pari o l’intera posta, sarebbero lanciatissime verso il secondo posto che vorrebbe dire “Quarti di Finale” per la prima volta nella loro storia. Le tedesche, perfette nei primi 45 minuti contro il Barcellona, forse pagano le fatiche dell’ultimo turno di Bundesliga vinto 3-1 in rimonta contro l’Hoffenheim. L’Eintracht è una squadra giovane, di talento, ma anche inesperta. Le Portoghesi invece, grazie all’esperienza maturata nelle due precedenti edizioni, sanno cosa bisogna dare in queste partite. Il ritorno ci permetterà una valutazione migliore.

5. Il Paris FC timbra l’impresa della 3a giornata della UEFA Women’s Champions League

Un avvio di fuoco condito dagli errori difensivi madrileni permette al Paris FC di tornare in corsa. Il 2-1 finale rischia di determinare la fine della stagione europea di un Real disattento e sprecone. Sono Dufour e Thiney a certificare la bontà di un lavoro nato nel lontano 2018, con l’obiettivo di tornare ai fasti del Juvisy. Le Parigine difettano di esperienza ed ingenuità, ma le Merengues sbagliano anche di più. E alla fine, il successo è meritato.

6. L’Häcken è primo!

Il BK Häcken pareggia 0-0 a Londra, portando a casa rete inviolata e un punto che lo lascia al comando del Girone D. Il Chelsea domina l’intero arco della gara, ma le parate di Falk e due traverse (clamorosa quella di Cuthbert al 28′), negano il gol alle Blues. Le Giallonere sprecano qualche ripartenza per mancanza di cattiveria, ma se non altro conquistano un pareggio che può essere fondamentale per l’obiettivo di qualificarsi alla fase ad eliminazione diretta.

7. Un record del Barcellona e l’esordio di Dragoni nella 3a giornata della UEFA Women’s Champions League

È il minuto 62′: Bonmatí gira di destro alle spalle di Mukasa, trovando il 4-0. È il 200° gol del Barcellona in Champions League. Saranno 202 al fischio finale (6-0 il punteggio). Non poteva non essere lei a mandare in cifra tonda. Il centrocampo delle Blaugrana registra una novità: Giulia Dragoni entra al 78′ per Brugts. La 17enne italiana esordisce così in Champions League.

8. Bayern-Ajax: sciapo pareggio

Schüller sblocca dopo 2 minuti, e dopo la scorsa giornata sembrava che l’Ajax fosse destinato ad un’altra sconfitta. Ed invece, complice l’infortunio di Eriksson che sballa le Bavaresi, le Lancieri tornano in corsa con il pari di Grant, e alla fine rischiano solo sulla traversa di Schüller al 63′ (brava van Eijk nella fattispecie). Un punto che certifica il valore delle Olandesi, che non sono venute a fare una comparsata, ed anzi possono ancora lottare per un posto ai Quarti di Finale della manifestazione.

Sebastiano Moretta

Appassionato di calcio femminile, F1 e ciclismo. Amante della storia dello sport, specialmente quella del calcio femminile.

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