NAPOLI-MILAN 0-4 TRA NUMERI E TATTICA, L’ANTIPASTO CHAMPIONS E’ SERVITO
Analisi tattica dello 0-4 maturato in Napoli-Milan: Leao brilla e guida il Diavolo ad un trionfo nato a centrocampo e dalla fantasia di Brahim
Il Napoli cade 0-4 al “Maradona” nella prima delle tre sfide in calendario durante questo mese di aprile contro il Milan. La banda Pioli domina gli azzurri e trova il doppio vantaggio nel primo tempo grazie a Leao e ad uno strepitoso Brahim Diaz. Nella ripresa, ancora il 17 firma il tris e Saelemaekers cala il poker. Se il portoghese torna alla ribalta e guida il Diavolo, gli uomini di Spalletti incassano il primo ko senza Osimhen (dopo 7 vittorie su 7 senza la punta nigeriana). Riflessioni in corso tra le fila dei partenopei, mentre a Milano ci si gode la vittoria cinque stelle e si alza l’asticella dell’entusiasmo e della convinzione nei propri mezzi in vista del doppio confronto europeo.
Leao brilla, ma Napoli-Milan 0-4 nasce a centrocampo
Rafael Leao guida il Milan ad una vittoria extra lusso contro il Napoli. La sconfitta a domicilio deve far riflettere la compagine partenopea in vista della doppia sfida di Champions League. Dall’altra parte, i rossoneri si godono una forma fisica ritrovata da parte del 17 e di Theo Hernandez, apparsi decisamente in spolvero al rientro dalle Nazionali. Lo 0-4 partorito al “Maradona” non nasce sulla fascia sinistra, ma a centrocampo. Sandro Tonali domina, raddoppia chiunque passi dalla sua zona di campo e corre per due (12.290 i km percorsi nei 96′ in cui è stato in campo). L’ex Brescia crea una diga insieme a Krunic in mediana, ma la svolta tattica arriva dal posizionamento che Pioli ha dato a Bennacer.
Bennacer a uomo su Lobotka la svolta tattica, ma è Brahim il vero jolly
A sorpresa, Stefano Pioli sceglie di mettere Ismael Bennacer e non Rade Krunic a uomo su Lobotka. La mossa si rivela vincente e permette al Milan, soprattutto nel primo tempo, di recuperare molte palle in fase di pressing alto. Questo tipo di assetto ha reso inarrestabile Leao a sinistra ma anche Brahim Diaz sulla parte opposta. Il 10 ispano-marocchino domina tecnicamente e si dimostra indispensabile in questo momento per il Diavolo, gol e assist a parte. Nella ripresa il Napoli ha tirato i remi in barca, ma il ritorno al vecchio sistema di gioco che, soprattutto nelle ultime 10 giornate della scorsa stagione, ha fatto le fortune dei rossoneri, ha decisamente pagato.
Tra Nazionali e Champions League, un risultato che fa saltare il banco
Le Nazionali stanno influendo tantissimo in questa stagione, condizionata dalla pausa Mondiale ma anche da interruzioni di un paio di settimane come quella appena trascorsa. Quattordici giorni lontano dal club modificano automatismi e, nel caso del Napoli, questa variabile potrebbe aver influito. Tanto quanto, almeno, il pensiero del doppio impegno in Champions League. Tormento che avrebbe potuto avere tuttavia anche il Milan, tornato al 4-2-3-1 e all’assetto fatto di pressing ed intensità che lo ha portato ad avere il tricolore sul petto. Proprio quello che, subito dopo aver segnato lo 0-4, ha mostrato Alexis Saelemaekers.