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ADLI: QUANDO L’ATTESA VIENE RIPAGATA

Da uomo squadra a regista titolare. Yacine Adli conquista i tifosi rossoneri, dimostrando come il lavoro ripaghi sempre

Sembrava il classico uomo squadra, colui che si muove nelle retrovie senza mai calcare il terreno di gioco, ma risultando fondamentale nello spogliatoio. Yacine Adli si è invece rivelato un’autentica risorsa per il Milan di Pioli in questa stagione, meritandosi, dopo tanta attesa, un posto da titolare contro Cagliari e Lazio.

Il ruolo da uomo squadra

Dopo averlo pescato dal Bordeaux, il Milan aveva notato in Adli una buona capacità di portare palla, abbinata a un grande talento e a una notevole eleganza nelle giocate. Sin da subito, però, Pioli ha chiarito che per lui non ci fosse spazio nel progetto, facendogli capire che sarebbe stato meglio trovarsi una sistemazione altrove, per lo meno temporanea. Il giovane francese non ha voluto saperne, continuando a lavorare dietro le quinte e conquistando l’affetto dello spogliatoio, rivelandosi un grande uomo squadra. Un esempio lampante è stato il pranzo organizzato a casa sua con le famiglie di tutti i calciatori.

L’invenzione di Pioli

Foto Agenzia Fotogramma

L’estate di calciomercato ha privato il Milan di grossi nomi a centrocampo, Tonali e Brahim Diaz su tutti, ma ha anche fornito i rossoneri di ottimi giocatori, come Rejinders, Loftus-Cheek e Musah, che avevano di fatto oscurato qualunque opportunità per Adli di ottenere una maglia da titolare. Gli infortuni di Bennacer e Krunic hanno però cambiato le carte in tavola. La squadra di Pioli mancava di uomini in cabina di regia. Il tecnico parmigiano ha dunque optato per una soluzione a dir poco inaspettata, ovvero spostare Adli davanti alla difesa. Il centrocampista scuola PSG non aveva mai ricoperto quel ruolo, poiché, anche per caratteristiche fisiche, era sempre stato schierato come mezzala o trequartista. Questa soluzione, per quanto fosse sembrata troppo rischiosa nel precampionato, ha avuto un ottimo riscontro nelle gare contro Cagliari e Lazio. Pioli, studiando il proprio giocatore, ha sicuramente notato come l’ottima tecnica nelle giocate e la prontezza in alcune letture difensive, fossero però limitate dalla sua lentezza negli spostamenti, motivo per cui ha modificato la sua posizione originale.

Le prestazioni contro Cagliari e Lazio

Foto imagephotoagency.it

Nel suo primo match stagionale contro la squadra di Ranieri, Adli ha dimostrato una precisione quasi impeccabile nei passaggi (91,2%), oltre ad un buon lavoro difensivo. La prestazione del francese è stata di gran lunga sufficiente, sporcata solo dal pallone perso che ha causato il gol di Luvumbo. Contro la Lazio ci si aspettava continuità, e Yacine non ha deluso. La sua partita a San Siro è stata forse meno appariscente della trasferta sarda, ma certamente di sostanza. L’ex Bordeaux ha dimostrato ottima visione di gioco, come nell’azione del gol di Leao, partita proprio da un suo filtrante per Rejinders. In quella specifica situazione, oltre alla sua giusta intuizione, va sottolineata la precisione del passaggio di Adli, che ha trovato l’olandese sull’interno, consentendogli di girarsi facilmente per servire Leao. Oltre a ciò, il franco-algerino è stato importante in alcune chiusure difensive, sporcando possibili azioni offensive biancocelesti. In conclusione, Yacine Adli ha dimostrato che l’attesa e il lavoro pagano sempre, credendo fermamente nei propri mezzi. La sua forza mentale gli ha permesso di pazientare e di giocarsi le carte al momento giusto, in palcoscenici per nulla semplici come il Meazza, alzatosi in piedi ad applaudire dopo la sua prestazione.

Lorenzo Bilancini

Appassionato di calcio, NBA e musica

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