SERIE A, ROMA-EMPOLI: L’ANALISI TATTICA DELLA PARTITA
Analizziamo con cura lo svolgimento e i dettagli della scorsa partita di Serie A tra i padroni di casa della Roma e l'Empoli
Mai come in questa occasione il punteggio rispecchia in toto l’evoluzione di una partita e dei i suoi eventi. La sfida dell’Olimpico tra Roma ed Empoli, finita con un sonoro 7-0 per i capitolini, rappresenta appieno la netta differenza di due situazioni completamente agli antipodi: da una parte, è possibile ammirare la concretezza di una squadra volenterosa di dare un diverso taglio al proprio campionato; dall’altra, il picco di difficoltà di una squadra partita in completa retromarcia.
Sponda Roma
Vittoria doveva essere e vittoria è stata. La parola d’ordine era vincere e si è vinto. Di conseguenza, non si può che elogiare la prestazione dei padroni di casa, entrati in campo in versione serial killer. Senza alcun tipo di pietà, gli uomini di Josè Mourinho hanno sin da subito azzannato i malcapitati ospiti senza mai concedere loro la possibilità di contrattaccare, salvo quale timido lampo di Baldanzi e Cambiaghi. Il cinismo dei romani ha contribuito a far divertire gli spettatori presenti, chiamati ad esultare per ben sette volte. Come spesso accade, Paulo Dybala ha portato la luce sul campo verde della Capitale, andando a sbloccare la gara su rigore e mettendo il terzo sigillo con un gol di assoluta fattura. Bene anche Cristante, sempre puntuale nello spezzare le poche sortite offensive dei toscani (se così si possono chiamare).
Harakiri toscano
Se già la stagione empolese non è iniziata nel migliore dei modi, la trasferta capitolina non ha fatto altro che contribuire al tracollo degli azzurri. Dopo quattro gare di campionato, infatti, gli uomini di Zanetti sono l’unica compagine ancora a secco di reti. Nella fattispecie, la sfida contro i romani è stato un autentico massacro: troppe disattenzioni individuali, troppa inferiorità fisica e qualitativa. In una difesa solida come un panetto di burro lasciato al Sole, i pochissimi tentativi di riscossa toscana firmati Baldanzi e Cambiaghi non hanno minimamente impensierito la retroguardia giallorossa, la quale ha sostanzialmente trascorso una “serata libera”. La Serie A è spietata e pretende molto di più perché le sue porte rimangano aperte. La scossa serve, e subito.