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SERIE A, POST INTER-MILAN: PIOLI CADE NELLA TRAPPOLA DI INZAGHI

L'analisi del derby della Madonnina: l'Inter di Inzaghi ha una marcia in più. Il Milan di Pioli non pervenuto, complici anche alcune scelte discutibili del tecnico.

Nella quarta giornata di Serie A si è disputato il derby tra Inter e Milan, terminato con la roboante vittoria nerazzurra per 5-1. La squadra di Simone Inzaghi ha giocato una partita sontuosa, mettendo in campo il meglio di sé, andando a minare le certezze dei rossoneri. Il Milan non è riuscito mai a trovare le proprie trame di gioco, dovendosi accontentare di un possesso palla del tutto passivo e mai pericoloso. Con questa vittoria, nel 2023 il bilancio dice 5 vittorie interiste, 0 milaniste nelle stracittadine disputate, con un 12-1 in termini di reti realizzate. Un bilancio senza dubbio pesante, frutto anche della bravura di Simone Inzaghi, che ha incartato Stefano Pioli.

Inter Milan Serie A (CREDITS TO CALCIOMERCATO.COM)
Inter Milan Serie A (CREDITS TO CALCIOMERCATO.COM)

Inter-Milan, dove l’ha vinta Inzaghi

Per riassumere quello che è stato il derby di Milano nella quarta giornata di campionato, basterebbe dire che si è trattato di un KO tecnico. Infatti l’Inter ha vinto il duello sotto tutti i punti di vista, giocando un po’ al gatto col topo con i cugini rossoneri, attirandoli nella propria trequarti per poi ripartire in contropiede. Infatti i nerazzurri hanno concesso il possesso palla agli avversari, chiudendosi anche molto bene con delle linee strettissime tra centrocampisti e difensori, non dando mai l’opportunità al Milan di giocare nello stretto per vie centrali. Una volta recuperato il pallone, poi, i nerazzurri quest’anno giocano molto più in verticale, dunque cercando di sfruttare la velocità e dominanza fisica di Thuram e di Lautaro Martinez, piuttosto che Dumfries.

Altro aspetto fondamentale è stato isolare Leao. I ragazzi di Simone Inzaghi hanno infatti indirizzato la manovra del Diavolo sulla fascia destra, dove Pulisic è stato disinnescato dai raddoppi sempre precisi e puntuali di Dimarco, Bastoni e Mkhitaryan. Il portoghese del Milan ha inoltre avuto pochissime occasioni per tentare le sue percussioni palla al piede. Difatti oltre al goal segnato (nato da una situazione anche estemporanea) non è mai stato pericoloso per via della marcatura stretta di Darmian e Dumfries.

É vincente la mossa di Inzaghi di voler lasciare campo al Milan per poi sfruttare il proprio contropiede e le verticalizzazioni per Thuram e Lautaro Martinez. Infatti Thiaw ha avuto una notte da incubo contro l’attaccante francese, il quale ha stravinto il duello fisico col difensore rossonero. Probabilmente Pioli avrebbe dovuto scegliere di mandare il raddoppio sulle percussioni palla al piede dell’ex Moenchengladbach.

Thuram Inter Milan Serie A quarta giornata (CREDITS TO @Inter TWITTER)
Thuram Inter Milan Serie A quarta giornata (CREDITS TO @Inter TWITTER)

Le difficoltà del Milan: quante responsabilità di Pioli?

Il Milan ha giocato un derby veramente da dimenticare. Nonostante le parole di Stefano Pioli in cui dichiara di tenersi i primi 70 minuti di gioco, va detto che la squadra rossonera è caduta in pieno nella trappola di Inzaghi. Infatti l’Inter ha giocato la partita che voleva, sfruttando al meglio le proprie caratteristiche e permettendo al Milan di tenere il pallone per la maggior parte del tempo (60% di possesso palla). Probabilmente dal punto di vista psicologico il Diavolo paga una sorta di timore reverenziale nei confronti dei nerazzurri, che negli ultimi cinque derby giocati hanno sempre avuto la meglio, anche piuttosto nettamente come testimonia il 12-1 nei goal segnati.

Il duello a centrocampo è stato impari. Le mezze ali dell’Inter (Barella e Mkhitaryan prima, Frattesi poi) hanno dominato il duello con Reijnders e Krunic in entrambe le metà campo. Non è un caso infatti che 3 dei 5 goal dell’Inter provengano da inserimenti degli interni di centrocampo. Dal punto di vista difensivo, anche qui le mezze ali interiste hanno svolto un lavoro egregio, non facendosi mai saltare e chiudendo le linee di passaggio. I nerazzurri hanno saltato la pressione del centrocampo rossonero troppo facilmente, trovando presto la profondità dei due attaccanti.

Infine, da imputare a Pioli sono delle scelte sulle sostituzioni quantomeno discutibili. Nonostante un Pulisic non in grande spolvero come nelle prime giornate, il giocatore americano è stato richiamato in panchina appena al 56′ per inserire Chukwueze. L’esterno nigeriano ha però riscontrato le stesse difficoltà del suo compagno di squadra, non creando mai superiorità numerica o occasioni da goal. Probabilmente inserire l’ex Villarreal al posto di un centrocampista sarebbe stata una scelta migliore, anche per cambiare sistema di gioco e mischiare le carte in tavola. Lascia discutere anche la scelta di sostituire Giroud al 77′ sul 3-1 interista per inserire uno Jovic ancora indietro nell’inserimento all’interno dei meccanismi della squadra. L’ex Fiorentina ha infatti avuto un’impatto nullo sul match, non tenendo mai il pallone e non riuscendo ad impensierire i difensori avversari.

kevinmartorano

Sono un aspirante giornalista di 24 anni, seguo in particolare la pallacanestro ed il calcio e vivo a Roma. Sono attualmente anche il caporedattore di nbapassion.com e redattore di realolimpiamilano.com

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