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UNA FINALE DOMINATA: COME LA NORVEGIA HA VINTO IL MONDIALE FEMMINILE 1995

Dopo la cocente sconfitta in finale dell'edizione precedente, le norvegesi si prendono una meritata rivincita

Continua il nostro percorso nella storia del Mondiale Femminile, oggi centrato sull’edizione 1995. Un’edizione particolare rispetto alla precedente, giocata finalmente in estate, con 90 minuti di durata delle partite (con supplementari di 15 minuti, ed eventualmente i rigori), e per la prima volta assegna i 3 punti a vittoria, come avvenuto nel calcio maschile nel 1994-95. La Serie A Femminile italiana invece, per l’introduzione dei tre punti, ha dovuto attendere la stagione 1995-96. Tre anche il numero di sostituzioni concesse. Un’altra novità, è rappresentata dalla diretta qualificazione all’Olimpiade per le squadre che accedono ai Quarti di Finale. La sede della manifestazione avrebbe dovuto essere la Bulgaria, che poi fu costretta a rinunciare per cause di forza maggiore, e la scelta ricadde sulla Svezia. Ecco dunque gli eventi salienti di quel Mondiale

Squadre qualificate

Il format del Mondiale Femminile del 1995 ricalca quello dell’Edizione precedente. 12 squadre qualificate, ai Quarti accedono le prime due con ripescaggio delle due migliori terze. A partecipare sono la Svezia, in qualità di organizzatrice, con Inghilterra, Australia e Canada all’esordio assoluto. Confermano la loro presenza Danimarca, Germania, Norvegia, Stati Uniti, Nigeria, Cina, Giappone e Brasile.

Fase a gironi: Gruppo A

La Germania festeggia uno dei 3 gol con cui regoleranno la Svezia nella finale dell’Europeo, giocata il 26 marzo 1995. La sfida si ripete anche nella fase a gruppi del Mondiale. [Fonte foto: Bongarts per UEFA.com]

Il Gruppo A può essere considerato uno dei gironi più difficili del torneo. Germania, Svezia, Giappone e Brasile danno vita ad una lotta molto interessante per accedere ai Quarti di Finale. Alla fine, la Germania si qualifica come prima classificata con 6 punti, frutto di due vittorie e una sconfitta. Decisivo il 6-1 dell’ultima giornata rifilato al Brasile, che così chiude in ultima posizione con soli tre punti, ottenuti alla prima giornata contro la Svezia. Le brasiliane pagano caro l’1-2 con il Giappone della seconda giornata. Svedesi seconde, vincenti sia contro le tedesche nel secondo turno, sia contro le giapponesi all’ultima giornata.

Gruppo B

Nel Girone B vi sono due nazionali esordienti, che avranno un cammino differente. Il Canada perde di misura contro l’Inghilterra, segnando due reti nel finale, e rischiando di rimontare le inglesi sul 3-3. Risultato che comunque uscirà nella seconda giornata nel match contro la Nigeria, ma la Nazionale della Foglia d’Acero, nel turno decisivo subisce un pesante 7-0 dalla Norvegia, venendo così eliminata. Ultima la Nigeria, che paga anche lei una pesante sconfitta con le scandinave. L’8-0 dell’esordio condanna le africane all’ultimo posto per la differenza reti. Le norvegesi vincono così il girone a punteggio pieno, grazie anche al 2-0 sull’Inghilterra nella giornata centrale. Le inglesi si qualificano comunque come seconde, grazie al 3-2 nel turno conclusivo con la Nigeria.

Gruppo C

Il Gruppo C regala una lotta serrata per il primo posto tra USA e China. Le cinesi nel turno d’esordio stoppano le americane sul 3-3, grazie alle reti di Haiying Wei e Wen Sun, che tra il 75′ e il 79′ rimontano il doppio svantaggio. Nell’altro incontro della prima giornata, la Danimarca regola 5-0 le esordienti australiane, e sarà un successo importantissimo per il passaggio del turno. Gli incontri successivi vedono Stati Uniti e Cina sempre vincenti. Le Statunitensi superano 2-0 le danesi e 4-1 le australiane, mentre la nazionale Cinese si impone 4-2 sull’Australia e 3-1 sulla Danimarca. I 10 gol segnati però, non permettono loro di issarsi al primo posto, perché, seppur sia vero che abbiano segnato un gol in più degli USA, ne hanno subiti 6, contro i 4 al passivo delle americane. Danimarca e Giappone si qualificano come migliori terze.

Quarti di Finale Mondiale Femminile 1995

Una foto delle cinesi dopo aver subito un fallo. La Nazionale asiatica è protagonista, assieme alla Svezia, dell’unico quarto di finale equilibrato. [Fonte foto: Bildbyran/FIFA Museum per FIFA.com]

La differenza di valori in campo è rispecchiata dai risultati. L’unico quarto di finale equilibrato è quello tra Svezia e Cina. Allo stadio Olimpico di Helsingborg, svedesi e cinesi danno vita ad una partita combattuta, con Kalte che, al 93′, pareggia la rete di Qingmei Sung del primo tempo, e manda l’incontro ai supplementari. La sfida terminerà poi ai rigori, dove prevarranno le asiatiche per 4-3. Nette invece le vittorie di USA (4-0 sul Giappone), e di Germania (3-0 sull‘Inghilterra). Successo anche per la Norvegia, che supera 3-1 la Danimarca nel derby e accede in semifinale.

Semifinali

La formazione della Norvegia scesa in campo nel Quarto di Finale contro la Danimarca. Le rossoblù scandinave, in semifinale, si vendicano delle statunitensi e accedono alla finale. [Fonte foto: FIFA.com]

Se dai Quarti erano usciti risultati pesanti, le semifinali sono di ben altra caratura, e pur avendo il risultato identico, si sviluppano in maniera differente. La Norvegia si vendica delle Statunitensi per 1-0, grazie alla rete di Aarønes al 10′, accedendo così alla finale. La Germania piega la Cina solo all’88’. Di Wiegmann la rete che piega il muro cinese. Nella finale di consolazione, gli Stati Uniti conquistano il terzo posto grazie alle reti di Venturini e Hamm. Cina quarta, ma può dirsi comunque soddisfatta del torneo disputato.

Finale Mondiale Femminile 1995

Un’azione di gioco della finale. [Fonte foto: Sites@Duke – Duke University]

La finale del Råsunda Stadium di Solna (contea di Stoccolma), dà sin da subito l’impressione che una delle due contendenti sia nettamente favorita. La Norvegia prende immediatamente le redini del gioco e sfiora il gol in due occasioni. La più importante al 6′: dalla trequarti una conclusione “di alleggerimento” di Espeseth vola verso la porta, dove Goller è costretta ad un passo indietro e al colpo di reni per evitare il gol. Le Scandinave restano in avanti, con Hege Riise tra le calciatrici più attive, la quale, al 37′, sblocca l’incontro. La numero 6 scappa sulla sinistra, salta due difensori e si porta al limite accentrandosi progressivamente. Qua, fa partire un colpo preciso con l’interno del piede destro, che batte Goller alla sua sinistra. Passano tre minuti, e la partita si chiude definitivamente. Sotto una pioggia via via sempre più intensa, Medalen recupera una palla ingenuamente persa dalle tedesche nella propria trequarti. La veterana norvegese entra in area e conclude, Goller respinge corto, e Pettersen in scivolata non può che insaccare il 2-0.

La Norvegia legittima il proprio vantaggio, sfiorando la terza rete nel finale della prima frazione, e poi gestendo con tranquillità nella ripresa. Sul campo allentato per la pioggia, le tedesche faticano a trovare combinazioni, e le poche occasioni prodotte non sono per nulla pericolose. Sarà solo nell’ultimo quarto d’ora che le teutoniche sfioreranno davvero il gol. Al 76′ Neid stacca su calcio di punizione di Meinert, ma la sfera sfiora soltanto il palo. All’88’ combinazione delle neoentrate Wunderlich e Smisek; quest’ultima entra in area ma scivola al momento della conclusione, e il pallone si perde sul fondo. Sul fronte opposto, Pettersen spreca un contropiede calciando addosso a Goller. Dopo i tre minuti di recupero, la Norvegia è campione del Mondo.

Tabellino Germania-Norvegia 0-2

Germania (3-5-2): Goller; Austermühl, Lohn, Bernhard; Meinert (85′ Smisek), Neid, Wiegmann, Voss, Pohlmann (75′ Wunderlich); Mohr, Prinz (43′ Brocker). C.T.: Gero Bisanz

Norvegia (4-5-1): Nordby; Svensson, N. Nymark Andersen, Espeseth, Myklebust; Pettersen, Riise, A. Nymark Andersen, Haugen, Aarønes; Medalen. C.T.: Even Pellerud

Marcatrici: 37′ Riise, 40′ Pettersen

Ammonizioni: 24′ A. Andersen (N), 59′ Medalen (N), 68′ Bernhard (G), 70′ Aarønes (N)

Arbitro: Ingrid Jonsson (SVE)

Sebastiano Moretta

Appassionato di calcio femminile, F1 e ciclismo. Amante della storia dello sport, specialmente quella del calcio femminile.

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