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IL MONDIALE DI ZEROAZERO: COMMENTO ALLE SEMIFINALI (GIORNO 29, 17-08-2023)

Come Svezia e Australia sono finite a giocarsi la finalina di sabato

Il Mondiale 2023, terminate le semifinali, osserva il penultimo giorno di riposo prima delle gare che stabiliranno il podio di questa edizione. ZeroaZero dunque, sta per terminare il suo servizio relativo alla competizione, e ne approfitta per concedersi una breve analisi delle recenti sfide. Ormai mancano solo due partite alla conclusione del torneo, e sono quelle più importanti, poiché stabiliranno il podio. Via dunque al commento sulle semifinali.

Svezia: un’occasione buttata

Una delle azioni della partita. La sensazione di ZeroaZero è che le Blågult abbiano buttato un’occasione. [Fonte foto: agenzia Reuters, riportata su Google]

La prima delle semifinali del Mondiale 2023 ha visto la Svezia opposta alla Spagna, che alla fine si è imposta 2-1 negli ultimi, sensazionali 8 minuti prima del 90′. Le svedesi hanno nuovamente ceduto sul più bello, e a questo punto la sensazione è che la squadra abbia la forza per piazzarsi, ma non la capacità per imporsi. E al momento, Parigi 2024 si delinea come l’ennesimo torneo in cui ogni medaglia è alla portata, meno che l’oro. Purtroppo i dati degli ultimi anni sono impietosi. Dal 2016 infatti, la Svezia si piazza regolarmente tra le prime 4 delle competizioni internazionali. Sconfitta dalla Germania nella finale per l’oro a Rio, terza al Mondiale 2019, nuovamente sconfitta ai rigori – stavolta dal Canada – a Tokyo 2021, ed infine terza all’Europeo 2022.

Quello che peraltro ha fatto la differenza con le Furie Rosse, è stato determinato dai dettagli. Infatti, la rete decisiva è giunta con un errore ripetuto, ovvero quello di lasciare Olga Carmona libera di andare al tiro in solitaria. Se nel primo tempo la giocatrice spagnola ha mancato la porta (di poco nel primo tentativo, e ha sballato completamente il secondo), al terzo ha fatto centro, mandando le sue in finale. Per il resto, le svedesi non hanno rischiato molto, ma sono parse rinunciatarie, come se volessero correre pochi pericoli. Eppure i mezzi per mettere in difficoltà le avversarie li avevano tutti.

La dimostrazione arriva dalla rete del momentaneo pareggio. Il gol di Blomqvist arriva al termine della prima vera azione costruita nel secondo tempo, peraltro sulla combinazione delle neo-entrate. L’assist infatti, arriva da Hurtig, che sicuramente – in una stagione molto poco esaltante per una serie di guai fisici -, in pochi minuti di Mondiale ha fatto più di una qual certa Blackstenius. E tra l’altro le Blågult avevano avuto l’occasione più importante del primo tempo, costringendo Cata Coll alla respinta in angolo sul sinistro di Rolfö.

Quindi, atteggiamento remissivo e difesa non attenta hanno determinato la sconfitta. A questi livelli basta poco per essere eliminati. Peccato perché mai come quest’anno si era avuta la sensazione che la Nazionale Svedese fosse finalmente vicina all’ambito trofeo. Purtroppo però, la doccia fredda stavolta è stata davvero ghiacciata.

Australia: gol sbagliato, gol subito

La delusione di Kerr dopo essere stata protagonista sia nel bene sia nel male. [Fonte foto: agenzia Reuters, riportata su Google]

L’Australia si arrende all’Inghilterra per 3-1 e si deve accontentare della finalina di consolazione. Certamente una delusione per le Matildas, che però possono gloriarsi di essere andate oltre il proprio valore. Finire tra le prime 4 rappresenta già un ottimo risultato, anche se ovviamente la Nazionale Australiana voleva avere quantomeno la possibilità di giocarsi la finale nel Mondiale casalingo. Ma per una squadra con una difesa non solida e un’idea di gioco generalmente assente, era difficile pensare ad un cammino ancor più vincente.

E allorquando la giocatrice più rappresentativa, cioè Sam Kerr, passa dal sorprendere Earps (non perfetta nell’occasione) a divorarsi una rete da pochi passi, fallendo così il pareggio, è chiaro che la sconfitta diventi comprensibile. Ciò non toglie che l’Australia abbia comunque giocato un buonissimo Mondiale, grazie al quale ispireranno certamente la prossima generazione di calciatrici. La Nazionale di Gustavsson ha emozionato centinaia di migliaia di persone, dimostrando – se mai servisse un’ulteriore conferma – di quanto il calcio femminile possa entrare nell’immaginario collettivo. E questo vale più di qualsiasi altra vittoria.

Un’altra pecca è stata rappresentata dalla discontinuità. Le calciatrici hanno alternato errori a prestazioni fantastiche, e questo ha pesato in un torneo in cui la continuità è un requisito fondamentale. Carpenter è riuscita a dare sovrapposizioni sulla fascia inserendosi spesso in area, ma anche a regalare il 2-1 alle inglesi nella semifinale. Kerr come detto ha segnato una bella rete e ne ha divorata una, e Arnold, dopo un grande quarto contro la Francia, in semifinale non è stata reattivissima.

Commento conclusivo sulle semifinali del Mondiale 2023

E dunque, per un motivo o per l’altro, Svezia e Australia hanno visto svanire i propri sogni di gloria. Brutto risveglio da un bel sogno per la Nazionale organizzatrice, dimostrazione del perché i successi più importanti siano rappresentati da 5 Algarve Cup e un Europeo per le Svedesi. Entrambe confermano il proprio percorso. Le Matildas danno continuità al quarto posto dell’ultima Olimpiade, le Blågult si giocheranno un altro bronzo. Sabato sapremo chi salirà sul gradino più basso del podio.

Sebastiano Moretta

Appassionato di calcio femminile, F1 e ciclismo. Amante della storia dello sport, specialmente quella del calcio femminile.

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